4Chan è una imageboard, un forum anonimo di Internet non diverso da molti altri come il ben più famoso Reddit (ndr, o questo è ciò che vi direbbe un neofita del web).
Il sito creato nel lontano 2003 dall’allora 15enne Christopher Poole sotto l’alias m00t ha assunto nel tempo una nomea tutta sua che lo precede, lo distingue e che, in buona parte, lo descrive come un luogo di ritrovo per sconosciuti ambigui, talvolta perfino dipinti come reietti della società.
Eppure dietro questa comunità di Anon misteriosi, trova spazio una figura tutt’altro che inquietante, che a prima vista sarebbe del tutto incongruente con quella che è l’idea generale di 4chan: Yotsuba – Il Manga che non ti aspetti.
La storia del manga
Yotsuba Koiwai è la giovanissima protagonista dell’omonimo manga “Yotsuba&!” scritto ed illustrato da Kiyohiko Azuma, che racconta della vita spensierata di questa bambina dai capelli verdi e delle sue giornate alla scoperta del mondo e delle sue meraviglie: nulla di più “normale”, no?
E infatti lo è (ndr, no per davvero): il manga è in tutto e per tutto un normalissimo fumetto appartenente al genere noto come slice of life, ovvero caratterizzato da una trama che non fa altro che narrare gli eventi quotidiani dei personaggi protagonisti dell’opera.
“È la storia di Yotsuba, una strana ragazzina dai capelli verdi e dei modi in cui lei scopre il mondo che la circonda. Questo è tutto. Sul serio. Questa è la trama” (Anon)
E’ proprio in questa sua normalità che la storia brilla: la genuinità infantile della piccola Yotsuba aiuta a rivedere il mondo con gli occhi di un bambino, per cui tutto è nuovo e ogni cosa, dalla più banale e quotidiana, risulta fantastica e sorprendente.
Insomma: non c’è nessuna ricerca dell’oggetto perduto, nessun potere da ottenere, nessun boss finale, solo Yotsuba e le sue esperienze nella routine con la sua famiglia che include il padre Yousuke Koiwai, un traduttore trasferitosi da poco nel quartiere che ambienterà molte delle vicende vissute da Yotsuba.
Da 2chan a 4chan
Quindi perché una storia così “wholesome” dovrebbe essere associata ad un sito come 4chan?
Per comprenderlo, è bene ricordare dove nascono le chan e la loro sottocultura, ovvero il Giappone. È infatti nella terra del Sol Levante che nel 1999 viene lanciato Futaba o 2chan, sito molto vario (per suo stesso slogan: “dall’hacking al contorno della cena”) ma che diviene presto il più grande forum giapponese.
È su questa message board nipponica che approderà il giovane Christopher Poole, il quale prenderà impostazione e software proprio da quest’ultima per la creazione di 4chan (nato inizialmente per discutere esclusivamente di manga e anime giapponesi).
Yotsuba e il suo “ruolo” su 4chan
La risposta alla domanda precedente è quindi nel nome: la pronuncia giapponese di 4chan è proprio “Yotsuba”, che vuol dire quadrifoglio, tratto che caratterizza sia le quattro code di cavallo verdi della piccola Yotsuba Koiwai che il simbolo del quarto canale.
Inoltre, il software stesso su cui gira l’intero chan è stato chiamato proprio “Yotsuba”.
Immagini fan made di Yotsuba vengono inoltre usate all’apertura di thread rimossi o seguendo link errati ed è per questo che la ragazzina dai capelli verdi è comunemente nota anche come 404 girl, proprio dall’errore 404 o Non Trovato.
Queste grafiche che ritraggono la bambina compaiono anche nelle schermate di ban da una o più board (ndr, in questi casi perfino in versioni più surreali e canzonatorio nei confronti dell’utente bannato).
La presenza di Yotsuba inoltre è riscontrabile anche in molte delle animazioni flash più famose prodotte dalla community stessa, non nuova a produrre contenuti degni di nota, o perfino a risolvere equazioni matematiche impossibili.
Yotsuba e i suoi amici
Un po’ come le sorelle Ayase Ena, Fuuka e Asagi, o l’amico di famiglia Yosuke, il web è ormai largamente abituato a vedere la piccola Yotsuba ovunque, a tal punto che molti degli utenti che finiscono casualmente su 4chan ignorano l’origine di questa curiosa mascotte assolutamente ufficiosa.
Eppure, la bambina è ancora molto apprezzata soprattutto sulla board dedicata ad anime e manga /a/ dove, (insieme ad altri lavori di Azuma) mantiene ancora un largo numero di estimatori. Un numero di appassionati sicuramente alto, ma mai ai livelli dei fan presenti in Giappone, dove il manga originario è ancora in pubblicazione dopo quasi un ventennio di uscite regolari.
Un successo elevato a tal punto da permettere la pubblicazione anche in Italia (edito da Star Comics), attualmente in pari con la serializzazione nipponica.
Appassionato di internet, politica, shitposting ironico e disegni dal paese del Sol Levante. Studio (mi dicono) e nel tempo libero co-gestisco RAI Ayanami, progetto che unisce molte delle mie passioni. Quando non ho tempo libero e dovrei studiare scrivo qui, buona lettura.