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Rickrolling: il mantra degli scherzi online

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Lo scherzo che (probabilmente) non passerà mai di moda.

E’ fattuale che, negli ultimi decenni, lo scambio di link (di qualunque genere) sia una pratica assolutamente quotidiana: eppure, sicuramente molti utenti, proprio in questi numerosissimi scambi, saranno stati vittima del rickrolling.

Si tratta infatti di un link assolutamente fittizio che, una volta cliccato, non installa un qualche pericoloso virus sul pc bensì reindirizza al video della canzone “Never Gonna Give You Up” del 1987 di Rick Astley (ndr, e molto probabilmente tra i lettori si nascondono sia vittime che colpevoli di rickrolling).

Vero è che non si tratta certo della prima canzone proveniente dal secolo scorso a rivivere un inaspettato successo “postumo” sul web, ciononostante, questo innocente scherzo rappresenta ancora oggi uno dei fenomeni più famosi di internet (ndr, e motivo principale delle oltre 840 milioni di visualizzazioni del video della canzone su YouTube).

Il duckrolling

Per poter comprendere davvero l’origine del rickrolling  su internet, è necessario però tornare al 2006: su 4chan, l’amministratore Moot (aka Christopher Pool) decise di inserire un filtro che permettesse di sostituire la parola “egg” (uovo) con “duck” (anatra). Senza saperlo, Moot aveva gettato le premesse perfette per la nascita di un meme: la parola anglosassone “egg roll” (ndr, l’involtino primavera per intenderci) infatti divenne ben presto “duck roll“, ispirando così lo scherzo noto come duckrolling.

Il duckrolling infatti seguì le stesse identiche dinamiche del rickrolling: un link accattivante e poco riconoscibile che rimandava gli utenti ad una fotografia ritraente un’anatra provvista di ruote (da qui, duck-rolling).

rickrolling

Certo, il duckrolling ha rappresentato anche l’origine (più o meno conclamata) del tristemente famoso click-baiting ovvero acchiappa-clic eppure, nessuno poteva anche solo lontanamente immaginare come un’auto-anatra potesse ispirare poco tempo dopo il rickrolling.

Il “primo” rickrolling?

Sempre nel 2006, Erik Helwing, allora conduttore radiofonico del programma sportivo Postgame Show (in onda in una piccola cittadina del Michigan), si occupava di piccole interviste telefoniche da rivolgere agli ascoltatori.

Un giorno però, complici anche i suoi amici, decise di rendere quelle chiamate sempre più strane ed ironiche, fino ad arrivare a rispondere agli interlocutori semplicemente lasciando partire “Never Gonna Give You Up, senza alcun commento o motivo apparente.

Difficile dire se sia stato effettivamente lui il primissimo autore di rickrolling, eppure, soltanto nel 2008 lo scherzo diventerà effettivamente famoso sul web in senso più ampio, un dettaglio che potrebbe rendere il buon Helwing il “vero” ideatore.

Stando però alla stima fatta da Guinness World Record, il primo ufficiale rickroll della storia del web avvenne nel maggio del 2007, quando un url che avrebbe dovuto contenere il (allora) nuovo trailer di Grand Theft Auto 4 reindirizzava invece gli utenti proprio al video della canzone di Astley.

2008: l’anno del rickrolling

Nel 2008, il gruppo degli attivisti online Anonymous decise di sfruttare il rickrolling anche per i propri scopi rivoltosi: il 10 febbraio la canzone venne scelta come sola ed unica risposta alla valanga di chiamate che inondarono quel giorno l’organizzazione Scientology, arrivando anche a cantarla a squarciagola nelle piazze ed in strada, in uno dei raid musicali più riusciti e famosi degli anonimi, noto come “quella volta che Scientology venne rickrollata“.

Da quell’evento in poi, il 2008 ha rappresentato l’anno per eccellenza del rickrolling: il 24 Marzo 2008 infatti il New York Times raccontò di uno stranissimo scherzo accaduto in una palestra pochi giorni prima presso la Eastern Washington University, definendolo infatti “rick roll”. Prima dell’inizio di una partita di basket femminile, un ragazzo travestito da Rick Astley diede vita ad uno show assolutamente imprevisto ed in perfetto lip-sync (ndr, ottimo labiale) interpretando proprio “Never Gonna Give You Up“.

Un secondo ragazzo invece riprese il tutto, montando il video in modo tale da far sembrare che il sosia di Astley avesse interrotto di continuo la partita (cosa in realtà mai accaduta, visto che lo spettacolo integrale ebbe luogo prima): il montaggio fu talmente riuscito da far credere perfino ai giornalisti del Times che i due avessero architettato una sorta di boicottaggio dell’evento (ndr, in effetti è stato proprio quello il fine ultimo dello scherzo, non tanto l’esibizione in sé).

 

Poco tempo dopo, proprio grazie all’articolo della vicenda universitaria, il vero Rick Astley reagì in modo piuttosto positivo al successo che la propria canzone stava suscitando tra i giovani, dichiarando che proprio un testo dopotutto semplice e poco profondo come quello di “Never Gonna Give You Up” (senza ovviamente nulla togliere alla sua trascinante musicalità) fosse in realtà perfetto per scopi ironici.

Il primo aprile del 2008 inoltre, fu proprio Youtube a “rickrollare” i propri utenti, rimandandoli per tutto il giorno non ai video presenti nella homepage, bensì al video della canzone presente sulla piattaforma.

Sempre nell’aprile del 2008, un sondaggio condotto da Surveys USA volle cercare di comprendere quanti americani fossero rimasti vittima di rickrolling: la stima contò ben 18 milioni di persone, ovvero circa il 6% sul totale, minori di 18 anni esclusi (ndr, un numero comunque inaspettatamente evelato per un banale meme).

Come apice dell’intera vicenda, c’è stata poi l’inaspettata candidatura di Rick Astley agli MTV Europe Music Awards del 2008: ben cento milioni di voti furono indirizzati al cantante, che non era originariamente presente nella rosa dei papabili vincitori. Banalmente sì: gli MTV EMA furono letteralmente rickrolled.

Rickrolling oggi

In barba alla tradizionale (a tratti spietata) regola di internet che vede nei meme una longevità piuttosto breve, il rickrolling ha continuato imperterrito in tutti questi anni ad intrattenere e divertire, arrivando a rappresentare una vera e propria perla della cultura contemporanea.

Basti pensare ad esempio come, nel 2011, i legislatori statali dell’Oregon decisero di nascondere sapientemente la canzone di Astley nei propri discorsi, idea riproposta poi nel 2015 nella pagina di assistenza dell’Apple Watch.

rickrolling

Tra gli esempi più recenti, sono inoltre indimenticabili le compilation di videomontaggi che riadattano i discorsi di figure di spicco (politiche, principalmente) al fine di cantare perfettamente il successo di Astley.

Quindi, in senso più ampio, è più che corretto affermare che, chiunque si ritrovi ad ascoltare o anche solo leggere “Never Gonna Give You Up” senza alcun preavviso e fuori alcun contesto sia stato rickrollato (ndr, i lettori che volessero approfondire ulteriormente la vicenda, possono cliccare qui).

 

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Scrittrice free lance, ammette senza alcun problema di essere appassionata di erotismo, in tutte le sue forme, sfumature e colori. Fate l'amore non fate la guerra, diceva qualcuno. Ebbene, non è poi così male come idea, dopotutto.

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