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Cinema

L’Esorcista: storia di un cult horror anni ’70

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Cosa c’è dietro il film che ha causato gli incubi a milioni di persone?

“L’Esorcista” è un celeberrimo film horror del 1973 diretto da William Friedkin e tratto dall’omonimo romanzo di W.P. Blatty.

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Ispirato da un fatto di cronaca, questa pellicola è presto diventata una delle principali nello scenario dell’orrore, acquisendo quasi istantaneamente lo status di cult ed inaugurando il filone cinematografico delle possessioni demoniache: ma qual è la storia dietro questo capolavoro?

Le misteriose origini della storia

Era il 20 agosto 1949 quando un quattordicenne del Maryland presumibilmente posseduto dal demonio viene salvato da un esorcista cattolico. Non è l’incipit di una creepypasta, bensì quello di un vero e proprio articolo di cronaca del Washington Post.

Questa vicenda fu ritenuta poi abbastanza credibile dallo scrittore W.P. Blatty da usarla come ispirazione per un romanzo che pubblicò nel 1971: L’Esorcista.

Gli eventi riguardanti l’esorcismo di Roland Doe (così chiamato dai giornali per tutelarne la privacy), sono in realtà incerti, ricostruiti solo attraverso le parole di sedicenti testimoni. Pare che la famiglia del giovane abbia iniziato improvvisamente a sperimentare fenomeni inspiegabili, simili a quanto poi descritto nel libro e nel film: di notte sentivano rumori simili a “qualcosa che gratta il soffitto“, trovavano per casa diversi oggetti che sembravano essersi spostati da soli e capitava persino che i mobili iniziassero a tremare ed oscillare senza apparente motivo.

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Alexian Brothers Hospital, St. Louise, luogo in cui presumibilmente avvenne l’esorcismo. Fu demolito e ricostruito nel 1978

Ben presto il comportamento del giovane Roland iniziò a mutare, a diventare più aggressivo, sicché i genitori furono costretti a chiedere aiuto alla chiesa, convinti della natura sovrannaturale della condizione in cui versava loro figlio. Un esorcista ottenne il permesso di occuparsi del ragazzo, purché in presenza di uno psichiatra, ed il rito fu visto da quarantotto persone, nove delle quali erano gesuiti.

In verità, questi accadimenti non furono in alcun modo dimostrati, tuttavia divennero un vero e proprio caso mediatico finendo sulle pagine di diversi giornali americani.

La produzione del film

Il successo commerciale del libro portò velocemente all’acquisizione dei diritti cinematografici da parte della Warner Bros, la quale incaricò lo stesso Blatty di scrivere la sceneggiatura per un adattamento e supervisionare il progetto intero. La produzione del film fu costellata di difficoltà: secondo quanto dichiarato da Friedkin, la prima fra tutte fu la scelta del regista.

La Warner inviò lo script dell’Esorcista a Stanley Kubrick, che rispose di voler lavorare solo sulle sue stesse sceneggiature. Fu poi il turno di Arthur Penn, il quale però aveva appena diretto Gangster Stories e non aveva intenzione di dirigere due film violenti consecutivi. L’ultimo candidato fu Mike Nichols, che era piuttosto scettico sulla possibilità di reggere una pellicola intera sulle doti recitative di una dodicenne.

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Linda Blair, nel ruolo di Regan.

La scelta definitiva ricadde su Friedkin, fin dall’inizio voluto da Blatty non per merito dei suoi lungometraggi (ndr, lo scrittore, per sua stessa ammissione, non ne aveva mai visto uno) quanto per pura sua simpatia personale.

Un film maledetto?

La regia però non fu l’unica questione problematica nella produzione del film: durante le riprese si susseguì infatti una serie di avvenimenti bizzarri, quasi macabri.

Due giorni dopo l’inizio delle riprese, il set si incendiò per motivi ancora ignoti. L’unica parte rimasta intatta era la cameretta di Regan, dove si mettevano in atto le scene degli esorcismi.

Poco tempo dopo Ellen Burstyn (l’attrice di Chris, la madre di Regan) subì danni permanenti alla spina dorsale a causa di un incidente mentre girava la sequenza in cui veniva colpita dalla figlia posseduta.

La Burstyn non fu l’unica ad essere coinvolta in eventi spiacevoli, infatti Jason Miller (padre Karras) venne fermato da un vero prete per strada che lo avvertì di stare attento ai tranelli del Diavolo suo figlio Jordan ebbe poi un incidente in moto mentre faceva visita al padre sul lavoro, riuscendo fortunatamente a sopravvivere.

La scia di eventi tragici proseguì pure durante la post-produzione, quando vennero a mancare Vasiliki Maliaros (la madre di Padre Karras) e Jack MacGowran (Burke Dennings): la cosa inquietante è stata che, oltre ai due attori (entrambi nei ruoli di personaggi deceduti durante il film), fecero la stessa fine anche sette membri della troupe.

Al culmine di tutto ciò ci sono Linda Blair (Regan), la quale ebbe un esaurimento nervoso che le compromise per sempre la carriera, e Paul Bateson (uno degli infermieri che si occupano di Regan), il quale fu arrestato per omicidio nel 1979 e fu sospettato di essere un serial killer.

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Paul Bateson nel film

Sebbene questi fatti siano probabilmente banali coincidenze, prima ancora che il film venisse distribuito, girava la voce che questo fosse maledetto. La sua fama però non cambiò neanche dopo l’uscita:  durante la prima proiezione del film al cinema Metropolitan di Roma un fulmine abbatté una croce di due metri sul tetto di una chiesa vicina.

Come se non bastasse, L’Esorcista fu ritenuto talmente crudo e realistico che alcune sale cinematografiche decisero di dare agli spettatori delle buste per il vomito in sala. Il risultato? Un successo sensazionale al botteghino.

L’eredità dell’Esorcista

Considerato ancora come uno dei migliori horror di sempre, L’Esorcista ha inciso molto sul panorama del suo genere: il suo lascito però è stato particolarmente sfortunato.

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Immagine tratta dal trailer della serie tv che fa da sequel al secondo capitolo

Il successo del primo film portò alla realizzazione di due sequel, che però ebbero incassi scarsi, e di un prequel del 2004 incentrato sul personaggio di Padre Lankaster Merrin. Il film fu considerato così brutto da venir rigirato da capo l’anno successivo con un cast e un regista diversi.

Esiste anche una serie tv del 2016 prodotta da FOX che si pone come sequel al secondo capitolo della saga.

L’Esorcista ha inoltre inaugurato un intero filone cinematografico, quello delle possessioni demoniache. Sono celebri titoli quali L’Esorcismo di Anna Ecklund“, “L’Esorcismo di Hannah Grace” e “L’Esorcismo di Emily Rose“, tuttavia è facilmente intuibile che a questi film venga spesso criticata la scarsa originalità.

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Nerd incallito e nintendaro fino al midollo, sono niente di più che un tizio capace di mettere in fila due parole. Scrivo per urlare al mondo le mie passioni

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