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The Binding of Isaac: il numero 1 dei roguelike

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The Binding of Isaac: il migliore gioco in circolazione?

The Binding of Isaac è stato partorito dalla mente di Edmund McMillen, già creatore del celebre Super Meat Boy: il gioco si presenta, in apparenza, come un titolo roguelike facile nelle meccaniche ma difficile da padroneggiare.

the binding of isaac edmund mcmillen

Il gioco esce il 28 settembre 2011 su Steam prodotto e pubblicato da Nicalis. Il giocatore prende possesso del personaggio di Isaac, e con la meccanica twin-stick shooter si sparano lacrime contro i nemici stanza dopo stanza.

Esplorando le varie zone del dungeon, si possono ottenere potenziamenti delle statistiche base, modificatori di lacrime ed oggetti utili come chiavi o bombe per poter proseguire nei livelli che il gioco mette davanti al giocatore.

Ma perché allora è così apprezzato?

Nonostante The Binding of Isaac concettualmente sia un titolo molto basilare, il gioco presenta una lore molto interessante; le meccaniche di gioco lo rendono unico nel panorama roguelike e nonostante l’elevata difficoltà e la frustrazione che a volte bussa alla porta del giocatore, può creare assuefazione.

Il fattore rigiocabilità è ancor più alto dei normali roguelike perché la quantità di segreti, finali alternativi ed oggetti sbloccabili è mostruosa; infatti il titolo può essere “finito” in poche ore in modo molto superficiale, ma la prima volta che si sconfigge il boss “finale” è solo la punta dell’iceberg.

Inizialmente, il gioco viene presentato con un’interfaccia grafica disegnata a mano, un centinaio di oggetti ed alcuni personaggi disponibili. Isaac ebbe un discreto successo tra i giocatori, ma purtroppo le limitazioni tecniche ed alcuni bug difficili da risolvere non gli permisero inizialmente di decollare, soprattutto poiché era un gioco molto semplice, realizzato in Flash, con tutti i difetti che ne conseguirono.

Dopo il discreto successo della versione base, McMillen propose una versione nuova di The Binding of Isaac per Nintendo 3DS, migliorandolo in tutti i suoi aspetti. Tuttavia la Nintendo reputò il gioco ed i suoi contenuti troppo violenti e blasfemi e non volle pubblicare questa versione del titolo. Nonostante ciò, viste la popolarità ed le vendite del titolo, Nintendo decise di pubblicarlo sullo shop nel 2015.

Proprio per questo McMillen, dopo essersi unito a Nicalis, decise di rilasciare The Binding of Isaac Rebirth il 4 novembre 2014, un remake che cambia completamente tutta la grafica in-game e gli permette di risolvere ogni problema relativo alla programmazione in Flash.

Inoltre, decide di aggiungere oggetti nuovi, altri personaggi e la modalità challenge, che pone un obiettivo definito con un personaggio iniziale dai power up contestualizzati.

Ma la miglioria più importante di The Binding of Isaac Rebirth è la sinergia degli oggetti.

Il fiore all’occhiello di The Binding of Isaac

Una delle dinamiche che contraddistingue Isaac dagli altri titoli roguelike è la meccanica superba delle sinergie, cioè come ogni oggetto attivo o passivo che si trova esplorando i vari piani possa amalgamarsi agli altri per creare delle build specifiche.

Inizialmente, i giocatori neofiti tendono a raccogliere ogni oggetto che la run propone, mentre quando si accumulano ore di gioco si comprende maggiormente questa meccanica, portando le varie partite ad essere più tattiche, perché anche solo un singolo oggetto sbagliato può portare a rovinare quanto fatto in precedenza.

binding of isaac soy milk

Soy Milk riduce considerevolmente il lasso di tempo tra una lacrima e l’altra, ed è uno degli oggetti più potenti del gioco.

Isaac richiede grande concentrazione ed anche molta memoria: infatti, non tutti gli oggetti raccolti hanno una descrizione cristallina, ma una citazione o una frase che non aiuta a capirne il funzionamento.

Per questo, occorre memorizzare il funzionamento di ogni oggetto dopo averlo provato per decidere se prenderlo o meno, oppure, si può controllare il funzionamento degli oggetti sulla wiki curata dai fan (ndr, anche se così si snatura un po’ il gioco)

Dopo la sconfitta di un boss, possono apparire delle porte segrete, angeliche o demoniache, con all’interno oggetti che potrebbero cambiare completamente l’andamento della run attuale.

E’ interessante la meccanica con cui si può aumentare o diminuire la percentuale di comparsa di queste porte, ad esempio soddisfacendo particolari requisiti (come non subire danni o far esplodere determinati npc, cambiando le probabilità che possano apparire porte segrete).

Le stanze angeliche e demoniache contengono gli oggetti difensivi ed offensivi migliori del gioco.

Ma alla fine, la realizzazione di queste meccaniche si rimette alla fortuna, che è il più grande modificatore di Isaac. Per poter raggiungere determinati obiettivi bisogna avere una discreta abilità nel saper miscelare gli oggetti ricevuti, un’abilità nello schivare e nell’intuire i pattern d’attacco dei nemici, una buona dose di fortuna e tantissima determinazione (citando Undertale).

Queste sono le basi per poter trionfare in The Binding of Isaac, anche se molti giocatori veterani hanno sviluppato particolari trick o perfino scaramanzie da seguire. Alcuni tendono a riavviare il gioco dopo il primo oggetto ricevuto, perché non consono all’idea di build desiderata, oppure uscire e rientrare dalla partita per contrastare l’effetto di retro vision.

Altri invece sono convinti che dopo una serie di quattro run pessime, il gioco poi restituisca una partita incredibile.

Dalla botola al cuore di mamma

The Binding of Isaac offre una vasta selezione di personaggi giocabili, ognuno con determinate peculiarità ed oggetti iniziali predefiniti. Ad esempio, Isaac è il personaggio con cui si parte e possiede una bomba, man mano che si va avanti con le run si può sbloccare per lui come oggetto iniziale il D6, che cambia casualmente gli oggetti trovati con altri, derivati dalla stessa pool.

Facendo determinate azioni, si possono sbloccare nuovi personaggi, come Azazel (ottenibile completando due patti demoniaci in una run), oppure personaggi segretissimi, come Keeper o The Forgotten, con non poche difficoltà.

La cosa interessante di questi personaggi è la lore che li circonda. In realtà, tutti i personaggi giocabili sono versioni diverse dell’anima di Isaac:

  • Magdaline rappresenta sua sorella morta,
  • Cain rappresenta i suoi sensi di colpa,
  • Azazel la corruzione della sua anima,
  • Lost raffigura la sua purezza e la facilità con cui può essere corrotto, infatti può stringere gratuitamente patti con il diavolo e può essere sconfitto con un solo colpo.

La trama del gioco risulta essere un’interpretazione biblica del sacrificio di Isacco, con la madre di Isaac al posto di Abramo. Il creatore si è anche ispirato dalle vicende di Casey Anthony, che uccise la figlia di due anni, e a Jaycee Dugard che venne rapita e tenuta rinchiusa per quasi vent’anni.

Il gioco parte infatti con una cinematic che riassume il plot iniziale:

Un bimbo gioca felice con i suoi giocattoli quando una voce sussurra alla madre che il figlio è corrotto dal demonio. Inizialmente la madre gli toglie tutto ciò che può corromperlo e lo rinchiude nella sua stanza, ma alla voce misteriosa non basta e richiede un sacrificio. Allora la madre prende un coltello da cucina e si avvicina alla camera del figlio per adempiere al suo divino dovere, ma Isaac trova sotto il tappeto una botola, e ci entra dentro.

Da qui parte l’avventura di Isaac che deve riuscire a superare le varie zone del seminterrato fino a raggiungere il cuore di mamma per poterlo sconfiggere e salvarsi dal sacrificio, attivando in base al giocato, uno dei finali multipli presenti nel gioco.

Il presente ed il futuro

Dopo il grande successo del rilancio di The Binding of Isaac Rebirth, McMillen decise di aggiungere espansioni al gioco e bilanciamenti vari.

Il 30 ottobre 2015 esce l’espansione Afterbirth, che aggiunge personaggi, oggetti, boss e tante altre cose, incluso la modalità Greed, che consiste in una serie di arene ove affrontare ondate crescenti di nemici per poi scontrarsi contro una coppia di boss. Questa modalità inoltre aggiunge un finale alternativo da aggiungere a quelli già esistenti.

Il 3 gennaio 2017 esce l’ultima mini espansione di Isaac: Afterbirth +. Anch’essa aggiunge in minor numero altri oggetti, boss eccetera ed anche un epilogo della storia che viene considerato canonico, la chiave di volta per interpretare la storia in modo completo.

L’epilogo viene sbloccato dopo aver battuto l’ultimo boss introdotto anch’esso nell’ultima espansione: Delirium.

Per quanto riguarda il futuro, McMillen ha annunciato l’espansione Repentance, che dovrebbe essere l’ultima espansione per The Binding of Isaac. Inoltre ha anticipato che essa dovrebbe essere un sequel di Afterbirth +.

Il DLC dovrebbe essere previsto per dicembre 2020.

 

 

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Classe 1985, videogiocatore da trent'anni, continuo a coltivare la mia passione nonostante l'età che avanza. Ma non si è mai vecchi abbastanza per giocare.

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