Esiste un mondo in cui i Beatles non si sono mai sciolti e dove tutt’ora continuano a fare buona musica.
I The Beatles hanno fatto la storia della musica e delle leggende metropolitane. Le molte e a volte controverse informazioni sul gruppo hanno generato leggende e falsi miti, resi credibili dall’alone di mistero intorno a personaggi come Yōko Ono e John Lennon.
Forse proprio queste leggende e misteri sono alla base di “Everyday Chemistry”: l’album dei The Beatles proveniente da una realtà parallela.
Un viaggio in un’altra dimensione
Nel 2009 un anonimo che nel web si fa chiamare James Richard crea il sito web “The Beatles Never Broke Up”, dove racconta la sua incredibile esperienza con la quale è riuscito ad ottenere “Everyday Chemistry”.
James Richard racconta che il 9 settembre 2009 si trovava in viaggio insieme al suo cane verso Livermore California, dopo una vacanza in casa di amici. Durante il viaggio, tutto sembrava normale e niente faceva presagire ciò che sarebbe successo di lì a poco.
Mentre percorre il tratto di strada vicino al canyon noto come “Del Puerto”, James si ferma per sgranchirsi le gambe e far fare i bisogni al proprio cane. In quel momento una lepre attira l’attenzione del cane che inizia a inseguirla in mezzo alla distesa sconfinata del canyon.
James, nel tentativo di recuperare il suo fedele amico, si butta all’inseguimento dei due ma inciampa in una buca, batte la testa e perde conoscenza.
Al suo risveglio James si ritrova in un letto che non aveva mai visto prima, circondato da oggetti e macchinari sconosciuti. Egli sente anche un forte rumore di traffico provenire dalla finestra, deducendo quindi di trovarsi molto lontano dal canyon ” Del Puerto”. Ad un tratto la porta si apre e, insieme al cane di James, entra nella stanza un ragazzo con i capelli lunghi e neri di nome Jonas.
Jonas si rivela essere un viaggiatore dimensionale (ndr, in cuor mio spero che la serie tv Dark si sia ispirata a questa storia): egli vive in un’altra dimensione rispetto alla nostra dove, fino dagli anni 50, un’associazione simile alla NASA a creato e messo in vendita macchine per il viaggio interdimensionale. Queste macchine, anche se costose, possono essere usate dalle persone per viaggiare nelle infinite realtà parallele esistenti.
Il problema dei viaggi dimensionali è dovuto proprio all’esistenza di infinite realtà. Jonas racconta come viaggiare in mondi non ritenuti sicuri dal governo è un grave rischio, essendoci universi privi di atmosfera, fatti solo di acqua, abitati da creature pericolose ecc… Jonas lavora per questa associazione e il suo scopo è quello di trovare altre dimensioni ospitali che gli abitanti del suo mondo possono tranquillamente visitare. Durante uno di questi viaggi egli è arrivato nel nostro mondo e ha trovato, per puro caso, James privo di sensi.
James ringrazia di cuore Jonas per l’aiuto e, per provare a rompere la strana situazione creata, i due si mettono a parlare di tutte le differenze e le similitudini fra le loro realtà parallele, fino ad arrivare all’argomento cardine della storia e di questo articolo: i Beatles, nell’universo di Jonas, non si sono sciolti; tutti i componenti del gruppo sono vivi e hanno continuato a fare album insieme.
James viene portato in un’altra stanza dove Jonas conserva le sue musicassette (sembra infatti che in questa dimensione parallela i CD non siano mai stati creati) e fra queste sette erano originali album dei The Beatles. James riesce a riconoscere fra queste “Sgt. Pepper” ma le altre sei risultavano sconosciute e inedite al nostro protagonista.
James si mostra molto interessato agli album misteriosi e ne vorrebbe delle copie ma, durante l’ascolto di questi, Jonas spiega che è pericoloso portare qualcosa da una dimensione all’altra, se non si vuole creare danni in entrambi gli universi. James, nonostante l’avvertimento, riesce a rubare una cassetta senza farsi beccare mentre Jonas è distratto dal citofono.
James, dopo essersi rimesso in sesto, viene riportato da Jonas nel suo universo attraverso un portale interdimensionale; proprio nel posto in cui aveva parcheggiato la macchina, accanto al canyon “Del Puerto”. Arrivato a casa James si ferma a guardare ed ascoltare la cassetta, per poi caricare online foto, canzoni e tracklist della stessa, intitolata proprio “Everyday Chemistry”.
La realtà dietro la fantasia
Anche se la storia risulta dettagliata e scritta in modo realistico per far credere al lettore che tutto ciò sia vero, basta far partire la prima canzone per svelare il segreto dietro all’album: Everyday Chemistry è composto da 11 mashup.
Il mashup è un fenomeno che recentemente sta ritornando con grande forza su YouTube: si tratta di unire due canzoni di solito molto diverse fra loro, in modo da creare, se fatto bene, un’esperienza diversa e un suono che risulta affascinante, divertente e bizzarro allo stesso tempo. Su Internet si possono trovare sia piccoli gioielli (la base di Kids unita a September) sia strane accozzaglie (Gianni Morandi che canta con i SOAD).
Everyday Chemistry è composto da mashup di canzoni fatte dai componenti del gruppo durante le loro carriere da solisti. Tutte le tracce risultano una fusione fra due o più canzoni, ad esempio la quarta traccia “Sick to Death” è una fusione fra “Gimme Some Truth”di Lennon e “All By Myself” di Ringo Starr.
Anche se il mistero creato da James è sfatato, questa storia non è una totale perdita di tempo: Everyday Chemistry, infatti, non è assolutamente un lavoro fatto male; si vede che dietro ad ogni canzone c’è una ricerca sui brani e l’ascolto dell’album risulta un’esperienza godibile quanto straniante.
I mashup presentano sonorità che ricordano vari gruppi elettronici da cui il creatore si è fatto sicuramente influenzare. Ad esempio, “Four Guys“, la prima traccia dell’album, ricorda un po’ l’atmosfera e i suoni della disco anni 80, mentre “Anybody Else” sembra uscita da un album dei Gorillaz.
Dopo vari commenti che facevano notare a James che le canzoni di Everyday Chemistrynon erano altro che mashup, egli ha spiegato come probabilmente le idee alla base delle canzoni non sono variate da universo a universo: probabilmente le tracce dell’album “ricordano” le canzoni da solisti dei membri proprio per questo motivo.
Everyday Chemistry è sicuramente un qualcosa di raro: non sempre si trova un album proveniente da un’altra dimensione, del resto.
Per questo è giusto dargli una possibilità, soprattutto se siete curiosi di sapere come suonerebbero i Beatles se la storia fosse andata diversamente.
Sono un ragazzo di 22 anni con la passione per l'ecologia, la musica e i film di serie Z. Nel tempo libero narro vicende dimenticate su cyberdude, perché tutte le storie valgono la pena di essere raccontate.