La religione, prima di tutto.
Ammettiamolo: l’avvento della VR (virtual reality) ha rappresentato una vera rivoluzione nella tecnologia, ma non solo. L’idea di una seconda realtà ha suscitato applicazioni decisamente particolari, e no, non per forza collegate alla regola 34.
Arriva infatti forse l’utilizzo meno scontato in assoluto: immaginate una chiesa, con tanto di praticanti, ma le cui funzioni si svolgono interamente in una VR Chat, o meglio, in una VR Church. Questa la fantastica intuizione del pastore D.J. Soto. Ecco allora vedere un’autentica anime girl dai capelli rosa, occhi azzurri ed occhialuta venir battezzata virtualmente. Una girl che in realtà non è altro che l’avatar dello Youtuber “Damsy”.
Dopo il battesimo, una banana abbraccia Drumsy, mentre un piccolo gatto gli chiede come si senta. “Mi sento come se fossi senza fiato. Mi sento come se avessi appena vissuto un’esperienza” risponde lo Youtuber. A questo punto, SpongeBob salta nella vasca del battesimo, assorbe tutta l’acqua e scappa via.
La VR Church: una chiesa “minore”?
Può sembrare una tattica prettamente pubblicitaria, ma in realtà le intenzioni del pastore sono decisamente più nobili di quanto sembri: il celebrante spiega infatti ad un secondo Youtuber (noto come Syrmor) che non è il primo battesimo virtuale che celebra. La sua prima funzione risale a circa un anno prima, quando aveva battezzato una donna costretta a letto ed impossibilitata a recarsi in chiesa di persona.
Soto racconta infatti che la sua VR Church possa rappresentare un valido aiuto per credenti affetti da handicap, oppure, ex tossicodipendenti intimoriti dal giudizio altrui. La chiesa virtuale creerebbe infatti un ambiente dove la propria identità personale è sì celata da avatar e nickname, ma non per questo la funzione religiosa viene sminuita o resa meno coinvolgente, tutt’altro.
La VR Church del pastore D.J. Soto in uno screenshot estratto dal suo account Twitter.
E’ proprio la testimonianza di questi Youtuber a dimostrare come la realtà virtuale possa avere applicazioni anche più reali e quasi perfino concrete. Per qualcuno potrebbe rappresentare una totale eresia vedere in chiesa una ragazza anime e un Winnie the Pooh assistere alla messa, ma chissà che non sia proprio questa una nuova frontiera per la VR Chat.