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Whamageddon: vietato ascoltare “Last Christmas”

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Altro che NNN: la Whamageddon è qui.

Terminata la celebre No Nut November, regola “vorrebbe” che si passasse alla (altrettanto famosa) Destroy D*ck December dove si è finalmente liberi di trastullarsi a sazietà (ndr, pure troppo).

Eppure, esiste una seconda challenge decisamente più dura da sostenere: si chiama Whamageddon, ed è un gioco che unisce il famoso gruppo degli Wham! ad Armageddon.

Dov’è il punto? Ebbene, la challenge chiede di riuscire a sopravvivere al Natale senza ascoltare neanche una volta la canzone natalizia più iconica di sempre: parliamo infatti di “Last Christmas”, creata proprio dagli Wham! nel lontano 1984 ma che da allora, sancisce l’inizio delle festività.

Whamageddon: origini e regole

La primissima volta in cui il gioco è apparso online è da ricondurre al 2010. 

Il 3 novembre 2010 infatti l’utente di GTPlanet chiamato Rouwa posta una primissima versione della challenge, che prevedeva una durata compresa nell’intero mese di dicembre e che inoltre, non contemplava di poter ascoltare il brano neanche per sbaglio (in televisione, radio, eccetera). Era possibile invece attingere a gif o video dedicati alla clip musicale della canzone, ma a patto che fosse completamente oscurato l’audio.

E’ solo nel 2016 che viene creato il sito interamente dedicato alla challenge (con tanto di pagina Facebook annessa), ma sarà nel 2018 che la Whamageddon prenderà ufficialmente piede online, grazie al tweet del cabarettista Romesh Ranganathan.

Riportiamo qui di seguito le 6 regole presenti nel sito originale:

  1. Durare il più a lungo possibile senza ascoltare mai una volta il brano degli Wham! “Last Christmas“;
  2. Il gioco inizia il primo dicembre e si concluderà solo alla mezzanotte del 24 dicembre;
  3. Si fa riferimento alla sola versione originale degli Wham! quindi sono validi eventuali remix e rifacimenti;
  4. Sei fuori non appena ascolti effettivamente la canzone, anche per pochi secondi (quindi 0 strikes previsti);
  5. Se perdi la challenge, riporta sui social l’hashtag #whamageddon (i partecipanti capiranno);
  6. In realtà, non è contemplato il PvP: se invii deliberatamente la canzone con l’inganno pur di far perdere qualche amico, sei solo un c*glione perché si tratta di un gioco di sopravvivenza, non un battle royale (ndr, è davvero scritto così).

Seppur per iscritto possa sembrare anche piuttosto semplice da affrontare, risulta alquanto difficile credere che, anche solo andando a fare la spesa nel periodo natalizio, sia così bassa la probabilità di ascoltare “Last Christmas”.

Infatti, se la NNN prevedeva uno sforzo psicofisico, la Whamageddon impone di riuscire in un’impresa praticamente impossibile (statistica e fortuna permettendo).

Non solo una challenge

Il sito, oltre che spiegare ed illustrare la Whamageddon, permette anche di effettuare una donazione presso svariati enti benefici, uno differente per ogni anno.

Quindi, per i lettori che intendono partecipare alla challenge, sappiate che è comunque possibile fare anche una buona azione oltre che entrare nella gloria del web (sempre che riusciate a vincerla, ovviamente).

 

 

 

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Scrittrice free lance, ammette senza alcun problema di essere appassionata di erotismo, in tutte le sue forme, sfumature e colori. Fate l'amore non fate la guerra, diceva qualcuno. Ebbene, non è poi così male come idea, dopotutto.

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