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Uno sguardo a: Bartlow’s Dread Machine

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Bartlow's Dread Machine

Uno sparatutto d’epoca con buone idee e stile da vendere

Bartlow’s Dread Machine è un Twin-Stick Shooter Arcade sviluppato da Tribetoy e Beep Games  rilasciato il 30 luglio 2020 in accesso anticipato su Steam e in uscita a settembre anche per Xbox One.

Bartlow's Dread Machine

Il gioco ha una caratteristica che lo distingue da tutti gli altri sparatutto: è basato sui primi giochi meccanici del XX secolo ed il nostro eroe non è altro che una statuina di latta che si sposta su dei binari elettrici.

Roosevelt è in pericolo e solo noi possiamo salvarlo

La trama di Bartlow’s Dread Machine è la più classica possibile. Il nostro protagonista, un agente americano dei servizi segreti, si trova ad una parata del presidente Roosevelt quando il politico viene rapito da un uomo mascherato, capo degli Anarco-Satanisti.

Il nostro eroe dovrà sterminare orde di zombie, scheletri cowboy e gamberetti assassini per sconfiggere l’uomo misterioso e salvare il presidente Roosevelt.

Anche se la trama è un pretesto per far saltare in aria qualche non-morto, i dialoghi sono solenni e leggermente stranianti, risultando divertenti e riuscendo ad intrattenere fra un’ondata e l’altra.

Bartlows Dread Machine

Il punto forte di Bartlow’s Dread Machine, su cui gli sviluppatori hanno puntato tutto, è lo stile grafico e il game design. Quello che vediamo su schermo non è una normale zona con un protagonista umano, ma un antico gioco meccanico dove controlliamo una statuina di latta armata di fucile. Ciò cambia completamente il gameplay: sia l’agente segreto che i nemici non potranno spostarsi come vogliono ma dovranno seguire dei binari elettrici.

Il movimento sui binari è un’arma a doppio taglio: se da un lato possiamo prevedere i movimenti dei nemici, dall’altro siamo costretti a muoverci continuamente senza fermarci mai per evitare di ritrovarci in un singolo binario circondati dai non-morti. Questa meccanica differenzia il gioco dagli altri Twin-Stick Shooter, portando alla memoria vecchi giochi da cabinato come Blood Bros. e Sunset Riders.

Bartlow's Dread Machine

L’ispirazione ai giochi da cabinato è evidente anche per la presenza di una Co-op locale a schermo condiviso che permette di giocare ogni livello insieme ad un amico: per ora però non c’è nessun segno di una possibile co-op online.

Bartlow’s Dread Machine: idee steampunk giuste al posto giusto

L’idea di ispirarsi ai giochi meccanici del 900 risulta già dai primi minuti ispirata e ben realizzata. Ogni livello ha uno stile impeccabile, che invoglia il giocatore ad andare avanti per scoprire le nuove zone e le nuove mappe, sempre diverse e ben caratterizzate.

Gli sviluppatori, inoltre, hanno reso le varie zone non solo belle da vedere ma anche interattive, con coperture distruttibili e palazzi in cui rimangono i fori dei proiettili se vengono danneggiati.

Per quanto riguarda il gameplay, tralasciando il fattore binari, il gioco è il più classico dei Twin-Stick Shooter Arcade con i tipici e inevitabili problemi di questo genere, come la ripetitività dovuta alla natura arcade del gioco.

Bartlow's Dread Machine

Per limitare ciò, Bartlow’s Dread Machine aggiunge meccaniche e sfide nuove ad ogni livello, come ad esempio il parry che permette se eseguito al momento giusto di deviare i proiettili con una piroetta (ndr, molto tamarro e divertente da eseguire), utile se ci troviamo con le spalle al muro e tutti ci puntano una pistola addosso.

Un po’ di personalizzazione non guasta mai

In Bartlow’s Dread Machine sono presenti vari oggetti sbloccabili che aumentano la longevità e la rigiocabilità. All’inizio di ogni livello, infatti, si possono comprare armi e vestiti con i dollari raccolti durante l’avventura. Ogni arma è diversa dalle altre ed ogni indumento ha le proprie abilità e il proprio modello visibile sul protagonista, particolare non da poco che aggiunge un pizzico di personalizzazione al gioco.

Inoltre, durante l’esplorazione dei livelli, si possono trovare dei ritratti che sbloccano personaggi storici dei primi del novecento, selezionabili creando un nuovo salvataggio (ndr avrei preferito la possibilità di cambiare personaggio all’inizio di ogni livello).

Bartlow's Dread Machine

Ognuno di questi personaggi speciali avrà un’arma principale diversa dal fucile del personaggio base; ad esempio il generale Custer (storico generale americano protagonista della guerra di secessione americana e delle guerre indiane) si presenterà agli zombie armato di un Gatling.

Tante buone cose nello stesso gioco

Bartlow’s Dread Machine unisce un genere consolidato negli anni ad uno stile unico e particolare, il tutto condito da delle buone idee di game design.

L’omaggio da parte degli sviluppatori agli arcade da cabinato e il tentativo di svecchiare la formula è evidente ed apprezzabile: va detto però che a volte la ripetitività è percettibile, probabilmente dovuta anche alla mancanza di elementi rogue-like, presenti in molti Twin-Stick Shooter di ultima generazione.

Vedremo se con la seconda parte del gioco le idee di Tribetoy e Beep Games riusciranno a dare un degno finale a Bartlow’s Dread Machine o la ripetitività prenderà il sopravvento.

Per ora Bartlow’s Dread Machine è promosso a pieni voti. La prima metà di gioco convince e stupisce per lo stile e l’impegno. Se siete interessati al genere, vi piace l’idea steampunk alla base e avete sempre sognato di interpretare un agente di latta potete comprare il gioco senza alcun dubbio.

Il prezzo, poco più di 12 euro, è perfettamente in linea con quello che già offre e a breve dovrebbe essere rilasciato un nuovo stage marino e nuovi personaggi, pronti per servire la nazione e sterminare le forze del male.

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Sono un ragazzo di 22 anni con la passione per l'ecologia, la musica e i film di serie Z. Nel tempo libero narro vicende dimenticate su cyberdude, perché tutte le storie valgono la pena di essere raccontate.

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