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Hentai Haven: storia, nascita e declino

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Hentai Haven

Il paradiso degli Hentai.

Hentai Haven, al pari di nHentai, è una vera e propria istituzione per gli amanti della pornografia in due dimensioni.

Proprio come nHentai, anche HH è specializzato in contenuti di genere hentai – nello specifico, quelli animati – andando a completarsi l’un l’altro. A differenza del collega fumettistico però, Hentai Haven ha sempre goduto di una community supportata dallo staff del sito, che ne ha incoraggiato l’interattività e, soprattutto, la produzione di memes, creando così un “culto”.

hentai haven

Ironicamente, proprio come altre fedi religiose, anche i devoti di nHentai hanno dovuto assistere alla nascita, morte e (forse) resurrezione del loro “profeta”.

Hentai Haven: dalle stelle alle stalle

HentaiHaven.org viene registrato ufficialmente il 27 luglio 2014 in Olanda, quasi un mese esatto dopo nHentai. Il sito guadagna immediatamente enorme popolarità per il suo essere gratuito e ben fornito, specialmente per l’amichevole sistema di tag divenuto vero e proprio meme (ndr, è stato il primo sito ad utilizzare e lanciare il tag Ugly Bastard) e per la disponibilità di molteplici lingue nei sottotitoli che ne ha favorito la diffusione nelle più disparate aree del globo.

In breve tempo, diviene una Mecca per gli appassionati, il più noto sito hentai in circolazione: anche The Porn Dude lo definisce il suo “sito hentai preferito“.

Hentai Haven prosegue per quattro (gloriosi) anni a vele spiegate, senza preoccupazioni di sorta, finché il 19 dicembre 2018 viene chiuso all’improvviso.

Sull’home page del sito campeggia il seguente comunicato:

Questo è un addio.

Hentai Haven nacque durante un periodo nel quale i fansubs stavano morendo. Nuovi anime erano sottotitolati settimane dopo il rilascio ufficiale, moltissimi siti avevano interfacce rudimentali e non gliene fregava niente del contenuto che stavano rilasciando.

Hentai Haven cambiò tutto questo.

Ma un saggio uomo disse, ogni viaggio deve giungere ad una fine – e sfortunatamente, non è in modo felice stavolta. Ci sono un sacco di opzioni qui fuori. I fansubs sono i più veloci di sempre. I siti di streaming sono i migliori di sempre. Non c’è più un reale bisogno di Hentai Haven. Abbiamo fatto la nostra parte. Ora sta a voi portare la torcia.

Grazie per averci visitato e supportato durante gli anni. E’ stata una corsa selvaggia. E voi tutti ci mancherete molto.

Sayonara.

hentai haven

Nonostante la popolarità, Hentai Haven rimane un sito di fansub che riproduce contenuti coperti da copyright senza il consenso dei proprietari, entrando di fatto nell’ambito della pirateria. Probabilmente è stato proprio il successo del sito a decretarne la chiusura, attirando l’attenzione dei detentori dei diritti delle opere pubblicate.

Tra le ipotesi sulla chiusura vi è anche quella relativa alla pubblicazione di contenuti ritenuti in alcuni paesi pedopornografici, avvalorata dalla rimozione del tag “loli” precedente la chiusura del sito. A ciò si aggiungono due episodi di hacking:

  • Il primo riguarda un attacco alla pagina Facebook del sito, dove il misterioso hacker creò un post con la seguente dicitura: Iscrivetevi al canale di PewDiePie o cancelleremo il sito.
  • Il secondo, decisamente più pesante, riguarda un attacco anonimo che svelò, su 4chan, la posizione dei server in Australia.

Infine è bene ricordare che, a seguito della pubblicazione delle statistiche di Pornhub del 2018, la Russia risultò il più grande consumatore di materiale Hentai. Il governo decise così di oscurare nel paese diversi siti dedicati.

L’Internet intero intanto è in lutto per la chiusura di quella che era divenuta una vera e propria istituzione del panorama pornografico 2D.

Memes commemorativi ovunque, funerali nei gruppi Facebook e persino un tweet dello stesso PewDiePie. 

hentai haven pewdiepie

Hentai Haven muore e molti dei suoi fruitori si disperdono in giro per il web alla ricerca di altre piattaforme analoghe.

C’è chi continua a piangerlo, chi si rassegna e chi arriva a dispregiarne la memoria, ma come in ogni parabola che si rispetti, arriva il colpo di scena.

Il 4 gennaio 2019 compare sulla home page del sito un altro comunicato che sconvolge il web. FAKKU!, colosso degli hentai a pagamento, sembra aver preso a cuore le sorti quello che a conti fatti è il suo più temibile rivale, alleandosi con quest’ultimo per salvarlo dall’oblio:

Buone notizie! Ci stiamo alleando con FAKKU per salvare HH. 

Ulteriori dettagli in arrivo! 

hentai haven fakku

Il giubilo è totale: squillano trombe, polsi si slogano, innumerevoli fluidi tra lacrime e altro vengono versati alla diffusione della notizia. Hentai Haven torna.

Il sito viene rilanciato ufficialmente il 12 maggio del 2019, ampliando il proprio brand su altri social come Instagram, Reddit e altre piattaforme.

Il picco di utenti è così esagerato da causare uno shutdown immediato dei server. Tutto sembra tornato come e meglio di prima, ma dura poco, perché il 7 luglio 2019 viene lanciato da Papa HH, creatore e proprietario di Hentai Haven, l’hashtag #HHisDead.

hentai haven

In un ennesimo comunicato pubblicato sulla home page del sito, Papa HH accusa FAKKU! di averlo tagliato fuori dal progetto di rilancio, approfittandosi della condizione di ambiguità legale in cui versava il sito per appropriarsene.

Alle accuse risponde con un tweet Jacob Grady (fondatore di FAKKU!), rimarcando la legittimità delle proprie azioni e la genuina voglia di rendere Hentai Haven di nuovo grande, dichiarando inoltre di non aver guadagnato nulla dalla manovra.

Su Twitter si scatena una sequela di accuse tra Papa HH, Grady e alcuni ex-membri dello staff di nHentai. Tra questi ultimi, alcuni hanno accusato Papa HH di non averli pagati in seguito alla prima chiusura del sito, mentre altri hanno etichettato queste accuse come false.

Dopo due giorni in cui le speranze per il ritorno del sito sembrano definitivamente perdute, Papa HH pubblica un tweet conciliatorio.

Papa HH e Grady sembrano chiarirsi, o almeno così dichiara il fondatore di Hentai Haven, che attribuisce il polverone di qualche giorno prima ad un’incomprensione, asserendo con entusiasmo di aver sempre voluto collaborare con FAKKU! lanciando l’hashtag #HHAintDead.

Attualmente, questo risulta essere l’ultimo tweet pubblicato dal fondatore di Hentai Haven da un anno a questa parte.

Lo stesso ha inoltre cancellato tutti i tweet precedenti dal proprio account, in una probabile manovra “mea culpa” in vista di future collaborazioni più “serie”.

L’importante è che Hentai Haven sia di nuovo disponibile per tutti coloro che vorranno usufruirne.

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Conosciuto internettianamente con il nickname "Mr Vendetta" - ispirato all'omonimo film di Park Chan-wook, non al maledetto fumetto di Alan Moore - questo strano essere ha assunto le forme più disparate: blogger, vlogger, redattore, finanche gestore di gruppi Telegram e Facebook. E dire che nella vita voleva fare i soldi.

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