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Cinema

BlacKkKlansman (2018): Una visione per il futuro

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BlacKkKlansman

BlacKkKlansman: un film tratto da una storia vera.

Come da titolo, il film è tratto dal romanzo Black Klansman scritto dall’ex poliziotto Ron Stallworth, un ufficiale di polizia di Colorado Springs che si infiltrò nella base del Ku Klux Klan del Colorado.

BlacKkKlansman

L’attore John David Washington con affianco l’ex agente di polizia Ron Stallworth

BlacKkKlansman è stato prodotto da Blumhouse Productions, Monkeypaw Productions, Perfect World Pictures e dalla QC Entertainment, distribuito anche in Italia dalla Universal Pictures. Il cast vede John David Washington nel ruolo di Ron Stallworth e Adam Driver nel ruolo di  Flip Zimmerman.

Vediamo quindi nel dettaglio la trama del film, avvertendo però i lettori della presenza di spoiler da qui in avanti. 

Trama di BlacKkKlansman

Dopo una breve apparizione di una clip del film Via col vento ed un intervento a sfondo razzista di un fittizio Dr. Kennebrew Beauregard, BlacKkKlansman inizia con il protagonista Ron Stallworth intento ad entrare nel commissariato di polizia della città di Colorado Springs.

A seguito di un attento esame psicologico, viene assegnato all’archivio dove poi dei colleghi inizieranno a punzecchiarlo chiamandolo rospo. Successivamente il capitano Chief Bridges assegna a Ron Stallworth il ruolo di agente sotto copertura e lo manda in un comizio sui diritti civili dei neri tenuto da Kwame Ture, e proprio lì incontrerà Patrice Dumas, la presidentessa dell’unione studentesca nera del Colorado College.

 

La sera stessa, la polizia caccia via Kwame Ture dalla città e un un agente di polizia razzista inizia a molestare la studentessa Dumas, che racconterà l’accaduto a Ron Stallworth in un bar.

Mentre legge il giornale, Ron si accorge di un’annuncio di arruolamento del Ku Klux Klan: chiama così al numero fingendosi un uomo bianco patriota americano, però riferendo ingenuamente il suo vero nome. Decide così di chiedere aiuto al suo collega ebreo Filips Zimmerman, soprannominato “Flip” Zimmerman dai colleghi.

Flip infatti impersonerà appunto il “bianco” Ron Stallworth nei momenti in cui deve incontrarsi fisicamente con i membri dell’organizzazione, e i due riusciranno così ad infiltrarsi nelle fila del KKK.

BlacKkKlansman

Mentre Flip Zimmerman incontra il Klan fisicamente, Ron Stallworth continuerà a comunicare con l’organizzazione al telefono.

Flip Zimmerman, interpretando quindi Ron Stallworth durante gli incontri del KKK, riuscirà ad avere la fiducia di Walter Breachway (il presidente del Ku Klux Klan del Colorado), mentre avrà parecchie difficoltà con Felix Kedrickson, il membro più radicale del gruppo che sospetterà di lui per quasi tutta la durata della pellicola.

Più in avanti Ron Stallworth riesce a contattare addirittura David Duke, Gran Wizard e presidente nazionale del Ku Klux Klan, ed entrando nelle sue grazie, riuscirà ad ottenere perfino la leggendaria tessera del KKK.

David Duke decide però di andare a Colorado Springs per presentare la cerimonia di iniziazione di Ron Stallworth personalmente: la data decisa è la stessa della conferenza dell’unione studentesca nera del Colorado College. Infatti segretamente Felix Kedrickson assieme a sua moglie Connie Kendrickson hanno intenzione di compiere un’attentato durante la marcia per i diritti civili con l’utilizzo di C-4 ottenuta dall’esercito statunitense.

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Ron Stallworth è riuscito ad ottenere la tessera del KKK

Ron Stallworth intanto viene assegnato come scorta di David Duke e, anche se all’inizio era restio ad assumersi tale compito, accetta l’incarico ed assume un carattere serio e professionale, e malgrado non moduli per niente la voce (per assomigliare a quella del vero Ron), il presidente nazionale del Ku Klux Klan non lo riconosce affatto.

Dopo la cerimonia di iniziazione, i due si spostano nel locale The Springs Lounge, dove durante un aperitivo, un’ex galeotto riconosce Flip Zimmerman (visto che precedentemente lo aveva fatto arrestare) e lo riferisce a Felix Kedrickson.

Il vero Ron Stallworth intanto, venuto a conoscenza del piano per sabotare la marcia per i diritti civili, riesce ad avvisare i suoi colleghi e si precipita per fermare la moglie di Felix Kedrickson che intanto (non potendo più fare l’attentato per via della pronta presenza della polizia) si stava dirigendo nella casa di Patrice Dumas per posizionare le cariche di C-4 nell’auto della studentessa.

Il finale

Mentre Ron Stallworth tenta di arrestare Connie venendo poi scambiato per un violentatore da due poliziotti, Felix Kedrickson parcheggia la sua auto affianco a quella della studentessa Dumas, convinto che l’esplosivo sia invece nella cassetta delle lettere, attiva il C-4 con un telecomando in remoto saltando in aria assieme alle due vetture.

Dopo che il KKK del Colorado sembra essere sgominato, Flip Zimmerman rivela la sua identità con scherno a David Duke e gli spiega che il poliziotto che aveva molestato Patrice Dumas è stato arrestato.

Sembra ormai sull’orlo del tramonto il periodo di razzismo, quando una sera, mentre Ron e Patrice festeggiano i successi ottenuti, qualcuno bussa alla loro porta ma non sembra esserci nessuno all’ingresso. Dalla finestra del corridoio i due vedono invece una croce infuocata nel boschetto vicino.

BlacKkKlansman

Topher Grace nel ruolo di David Duke

Il film finisce con un susseguirsi di filmati reali:

  • una fila di persone con torce accese l’11 agosto del 2007 che gridano White life better;
  • delle risse del 12 agosto dello stesso anno con in sottofondo Donald Trump che ne parla;
  • una clip del vero David Duke che parla di riprendere in mano l’America:
  • infine un’automobile che investe una folla di persone che protesta contro il Unite the Right Rally sempre del 12 agosto 2007 dove c’è un memoriale ad Heather Heyer, morta quel giorno.

Conclusioni

BlacKkKlansman è un ottimo film che fa riflettere su una realtà sia per gli USA sia per il resto del mondo, raccontata con un pizzico di ironia e simpatia, riuscendo così a mostrare temi importanti senza far pesare troppo il film allo spettatore, mandando messaggi chiari e profondi.

Gli stessi antagonisti del film sono trattati con estremo riguardo: si poteva benissimo cadere nel banale ma invece anche per loro è presente un buon background mostrando il loro punto di vista perfettamente (anche se ovviamente non condivisibile).

Un film assolutamente consigliato non solo per la storia e l’ottima caratterizzazione dei personaggi ma anche per la buona sceneggiatura e rispetto dei temi trattati.

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