Viaggio video-ludico nelle terre della Grande Patria Russia
L’articolo di oggi parlerà della Russia ma di una console commercializzata dopo il crollo del muro di Berlino chiamata Dendy (in russo Денди). Ogni volta che penso alla Russia nel contesto video-ludico mi vengono in mente varie immagini ad esempio: i russi incazzati su Counter Strike, Tetris ma anche Zangief, il lottatore delle steppe russe di Street Fighter 2.
Il panorama video-ludico prima del crollo del muro di Berlino
Bisogna dire che anche in Unione Sovietica i giochi arcade spopolavano, molti cabinati erano imitazioni di giochi giapponesi oppure americani e venivano costruiti in fabbriche che producevano armamenti militari, come componenti per missili balistici intercontinentali e sensori per test nucleari. Per via del comunismo, ogni riferimento all’occidente era sostituito con personaggi delle fiabe russe o dei cartoni sovietici.
Per chi avesse il piacere di visitarlo, a Mosca è presente anche un museo di arcade sovietici che raccoglie, restaura e permette di giocare con dozzine di videogiochi da sala anni ’70 e ’80.
Come ho scritto prima, quando penso alla Russia nel mondo dei videogiochi, mi viene in mente Tetris, un gioco appunto nato in Unione Sovietica, progettato e programmato da Alexey Leonidovich Pajitnov nella prima metà degli anni Ottanta per il Centro Informatico Dorodnicyn di Mosca.
Questo gioco divenne talmente una “droga” che attraversò i confini nazionali e attualmente è possibile giocare su qualsiasi dispositivo anche in versione Battle Royale su Nintendo Switch.
Schermata iniziale di Tetris
Per quanto riguarda le console casalinghe erano sconosciute in tutte il territorio dell’unione sovietica per via dell’embargo di prodotti esteri quindi nessuno conosceva Super Mario oppure Link di Zelda, il mercato delle console casalinghe in Unione Sovietica non esisteva.
La scoperta delle console casalinghe
Il panorama cambiò nei primi anni 90 con la scomparsa dell’unione sovietica, iniziò ad aprirsi un mercato fatto di nuove opportunità anche nel campo dei videogiochi, questa opportunità fu colta dalla Steepler Ltd., impresa fondata nel 1992 dal russo Andrei Ceglakov che aveva studiato all’Istituto di Ingegneria Fisica di Mosca e grazie ad un accordo con Micro Genius, azienda di Taiwan che produceva Famicon Cloni senza alcuna licenza Nintendo, iniziò a distribuire la console Dendy per i territori dell’ex unione sovietica, naturalmente, senza il permesso di Nintendo.
Andrei Ceglakov artefice del successo di Dendy
La console fu lanciata il 17 dicembre del 1992 al prezzo di 39.000 rubli con lo slogan “Dendy, Dendy, a tutti noi piace Dendy!”, la console divenne il regalo più richiesto del Natale 1992 in Russia. A soli quattro mesi dal lancio, nell’aprile 1993 Dendy registrò incassi per un totale di circa 500 milioni di rubli, diventando la console di riferimento in Russia, divenne talmente popolare che Dendy iniziò ad aprire negozi e sponsorizzare programmi TV.
La mascotte Dendy, un elefante, fu commissionata dal celebre illustratore russo Ivan Marksimov, che come Ceglakov aveva studiato all’Istituto di Ingegneria Fisica di Mosca.
La mascotte della console
Negli successivi furono lanciati nuovi modelli del Famicom Clone come Dendy Classic, Dendy Junior, Dendy Junior IIP e IVP tutti questi modelli erano simili al Famicon (il Nes giapponese) e permettevano di poter giocare a tutto il parco titoli del Nintendo NES originale.
La fine di Dendy
Tutto questo iniziò scricchiolare a partire dal 1994, quando, Steepler firmò un accordo con Nintendo, dove l’impresa russa rinunciava a promuovere i giochi della Sega, la Sega era il principale arci nemico di Nintendo in quegli anni, la Steepler Ltd si impegnava a diventare distributore esclusivo Nintendo per la Russia della nuova console Super Nintendo 16 bit. Questo accordo riguardava anche la vendita delle cartucce, l’azienda russa poteva vendere solo le cartucce originali e visto che erano troppo care la Steepler Ltd non fu in grado di mantenere un prezzo competitivo e questo causò la successiva cessazione dell’attività.
Alcune riviste che promuovevano la console
Andrei Ceglakov, grazie a Dendy si aggiudicò il “Premio Nazionale Russo per la Scienza e la Tecnologia” e attualmente è uno dei leader di Marussia Motors che produce vetture di alta fascia e ha recentemente acquisito una cospicua partecipazione del gruppo Formula 1 Virgin Racing.
Alieno Nerd che ha lavorato dentro un museo di videogiochi sotto copertura. Attualmente si dedica all'esplorazione spaziale alla ricerca della nerdaggine pura. Adora la birra.