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Silk Road: storia del famoso mercato della droga

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Etimologia

Silk Road “Via della seta” è un termine coniato nel 1877 dal geografo tedesco Ferdinand Freiherr Von Richthofen per descrivere i traffici commerciali che per secoli hanno fatto da ponte fra oriente e occidente.

Da questo termine trae ispirazione il nome del black market accessibile solo tramite DarkWeb, ovvero il lato oscuro di Internet in grado di garantire l’anonimato ai fruitori e, consequenzialmente, sconfinato punto di ritrovo per persone che agiscono al di fuori della giurisdizione degli Stati.

La nascita del sito

Nato nel Febbraio 2011, il sito annuncia con un video l’apertura di un marketplace volto sopratutto alla compravendita di droghe.

Facilmente accessibile tramite il software Tor (The Onion Router), Silk Road vantava una vastissima disponibilità di sostanze stupefacenti. Non era di certo il primo sito nascosto ad offrire tali servizi, ma nessuno di questi store avrebbe potuto competere con Silk Road in quanto facilità di utilizzo, grande disponibilità di prodotti e la possibilità di mettersi in contatto diretto con il venditore, oltre a presentare una simpatica e ordinata ricerca per categoria.

In questa immagine si nota quanto il sito fosse di facile utilizzo.

Questa speciale Via della Seta utilizzava per le transazioni la criptovaluta Bitcoin grazie alla quale venditori e compratori avrebbero potuto mantenere il completo anonimato.

Il 23 Luglio 2013 Silk Road prestava già i suoi servizi a oltre 950,000 utenti registrati.

La mente dietro l’Amazon della droga

I forum di Silk Road vantavano una community unita e affiatata. Pieno di threads con discussioni politiche e filosofiche. A discapito di ogni aspettativa, il forum era pieno di persone intellettualmente affini e pronte al dialogo.

Il 5 febbraio 2012, dopo un anno di attività altamente redditizia, l’amministratore di Silk Road si rivela alla community con un nuovo nome:

“Mi serve un nome. Rullo di tamburi, per favore… Il mio nuovo nome è Dread Pirate Roberts

Questo nuovo nome, tratto dal romanzo “La principessa sposa” di William Goldman, fu frutto di una scelta oculata. Nella storia originale, Dread Pirate Roberts (DPR) non è altro che un nome fittizio: un nome di guerra tramandato eternamente (DPR sottolinea più volte di non essere il creatore del sito, ma di averne ereditato l’amministrazione).

Lo scopo di Silk Road (secondo quanto affermato dall’amministratore in un’intervista) era quello di combattere la violenza causata dalla guerra alla droga. Creato con principi libertari, Silk Road era il frutto di uno sforzo collettivo da parte della comunità per assicurare una via alternativa a compratori e venditori, lontano dagli occhi e dal controllo del governo. Lontano dalle strade dove spesso avvenivano e tutt’ora avvengono episodi di violenza.

Ovviamente non si tratta dell’unico fattore che portò alla creazione del black market più discusso degli USA.

Copertina del famoso documentario “Deep Web”

DPR si riferisce a se stesso come “cheap ass” in quanto i guadagni derivanti da Silk Road non hanno cambiato il suo stile di vita, se non in una maggiore generosità nei confronti di amici e parenti. È proprio la generosità il punto focale del progetto di Dread Pirate Roberts: permettere alle persone di essere felici, almeno finché questo non sarebbe andato a ledere la libertà altrui (infatti sul sito era proibita la vendita di armi e di oggetti/servizi atti a danneggiare il prossimo). Queste sono alcune delle parole di Dread Pirate Roberts durante l’intervista:

“Detto questo, il mio obiettivo principale non è la ricchezza personale, ma fare una differenza. Per quanto sdolcinato possa sembrare, voglio solamente guardare indietro alla mia vita e sapere che ho fatto qualcosa di utile che ha aiutato le persone. Lo trovo appagante.

Se non conosci questa gioia, potresti sentire queste parole come non sincere e manipolatrici, ma so che sono vere e in risonanza con alcuni di voi. Non c’è nulla di male nel vivere la tua vita con lo scopo di massimizzare il tuo stesso piacere, almeno finché non fai del male a nessuno durante il processo, ma ti perderai i più alti livelli di felicità se la tua attenzione è sempre su te stesso.

È paradossale, ma meno ti concentri sulla tua felicità e pensi agli altri, più felice sarai. Provaci, puoi sempre tornare ad essere egoista. :)”

Un sacco di belle parole per una persona che sarebbe stata condannata all’ergastolo senza possibilità d’appello con 7 capi d’accusa quali:

  • spaccio e favoreggiamento di spaccio di stupefacenti,
  • spaccio e favoreggiamento di spaccio di stupefacenti tramite Internet,
  • violazione delle leggi sugli stupefacenti,
  • associazione a delinquere,
  • computer hacking,
  • distribuzione di documenti falsi
  • riciclaggio di denaro (a queste si aggiunge l’accusa di aver stipulato molteplici contratti per assoldare degli assassini, successivamente ritirata).

Il volto e la persona dietro Dread Pirate Roberts

Dai topic creati dal noto Dread Pirate Roberts sul forum di Silk Road si può facilmente evincere quale fosse (e molto probabilmente è tutt’ora) il suo pensiero riguardo l’economia.

Ross William Ulbricht, nato e cresciuto ad Austin in Texas, laureato presso le università del Texas e della Pennsylvania.

Durante il periodo di studi presso l’università della Pennsylvaia (scienze materiali e ingegneria) Ross Ulbricht perse interesse nelle materie studiate, portando la propria attenzione verso le teorie di economia liberista.

Ross William Ulbricht

Ispirato dalla filosofia politica di Ludwig Von Mises, Ulbricht partecipò attivamente a numerosi dibattiti svoltisi presso le università per avviare confronti riguardanti le proprie idee sull’economia.

Dopo il ritorno ad Austin, nel 2008, Ross Ulbricht cercò di diventare un imprenditore e, dopo un primo fallimento, avviò il negozio di libri usati online “Good Wagon Books” in collaborazione con un suo amico. Anche questa iniziativa si rivelò fallimentare.

Un anno dopo Ulbricht prese in considerazione l’idea di avvalersi di Tor e Bitcoin per avviare lo sviluppo di un negozio online che fosse invisibile agli occhi dello Stato e, nel 2010, cominciò a lavorare alla creazione di Silk Road: un sito al quale in poco tempo, grazie all’enorme notorietà acquisita, fu affibbiato il nome di “Amazon della droga“.

Un post sul suo profilo LinkedIn spiega esattamente quali fossero gli ideali di Ross William Ulbricht riguardanti la creazione del sito:

“Adesso i miei obiettivi sono cambiati. Voglio utilizzare la teoria economica come mezzo per abolire la coercizione e l’aggressività contro l’umanità. […] A quello scopo, sto creando una simulazione economica che dia alle persone un’esperienza di prima mano di quello che sarebbe vivere in un mondo senza l’uso sistemico della forza.”

Il declino di Silk Road e l’inizio dell’operazione Marco Polo

Nell’Agosto del 2012, gli affari erano in enorme espansione. Si stimava un’entrata mensile di 2 milioni di dollari: il doppio rispetto a soli due mesi prima.

La crescita esponenziale di Silk Road scaturì logicamente grande attenzione da parte delle Forze dell’Ordine Federale (in particolare un ramo della DHS, Department of Homeland Security). Allo stesso tempo, guidati dall’agente Chris Tarbell, la Divisione Crimini Informatici dell’FBI aprì una propria indagine sul sito.

Dopo le sollecitazioni da parte del senatore Schumer alle Forze dell’Ordine per chiudere il darknet market, nell’inizio del 2012, la HSI in collaborazione con l’FBI e la DEA, avviò un’operazione sotto copertura chiamata “Operazione Marco Polo“. L’intento era quello di penetrare le difese del sito per arrivare alla vera identità del creatore.

Silk Road presto si riempì di agenti sotto copertura nel ruolo di normali utenti registrati. Molti venditori furono colti in flagrante ed interrogati, i computer sequestrati.

L’operazione Marco Polo fece un enorme passo avanti quando un agente sotto copertura che utilizzava il nome da venditore “Nob” riuscì a stabilire un contatto diretto con Dread Pirate Roberts. L’oggetto dei messaggi fra Nob e DPR conteneva lamentele riguardo la community di Silk Road e la difficoltà nel piazzare ordini per un minimo di 10 Kg.

Curtis Clark Green (Chronicpain) in una foto di famiglia, 47 anni nel momento dell’arresto

DPR si offrì di trovare un acquirente per Nob e si rivolte ad uno dei suoi soci più fidati, sul sito conosciuto come Chronicpain (uno degli amministratori principali fin dagli albori di Silk Road).

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Per facilitare lo scambio, Chronicpain fornì a Nob il proprio indirizzo di residenza. Gli agenti federali arrestarono Chronicpain nella sua abitazione a Salt Lake City.

La situazione sempre più stringente per DPR

Come amministratore di sistema, Curtis Clark Green aveva accesso agli account e ai dati finanziari di molti altri utenti su Silk Road, incluso Dread Pirate Roberts.

DPR rimase in contatto con Nob, l’agente sotto copertura e, dopo essere venuto a conoscenza dell’arresto di Chronicpain, i seguenti scambi di messaggi fornirono alle autorità l’ottenimento di un’imputazione nei confronti di DPR, per le accuse di omicidio a pagamento e tentato omicidio di testimone, oltre ai reati di spaccio.

La paura che Chronicpain avrebbe potuto parlare, spinse Dread Pirate Roberts a chiederne l’eliminazione, con lo scopo di preservare l’anonimato su Silk Road, che riteneva sacrosanto e più importante di qualsiasi altra cosa.

Venne inscenato un omicidio e una foto fu inviata a Dread Pirate Roberts. La foto ritraeva il cadavere di Curtis Clark Green. Il finto assassinio fu ripagato in bitcoin. Oltre quello di Chronicpain, furono commissionati altri 5 omicidi a pagamento che riguardavano truffatori e ricattatori.

Naturalmente gli agenti avevano ancora scoperto chi fosse Dread Pirate Roberts, quindi lo scambio di messaggi continuò.

Nel Giugno del 2013, l’agente del fisco Gary Alford, tramite una semplice ricerca su Google, riuscì ad individuare un vecchio indirizzo email che si ricollegava ad un account appartenente a Ross Ulbricht.

Un mese dopo, gli ispettori postali alla frontiera canadese sequestrarono un pacco contenente documenti falsi con l’immagine di Ulbricht. Il pacco era indirizzato al suo indirizzo di casa.

Due agenti DHS si presentarono nell’appartamento di Ulbricht, porgendogli uno dei documenti sequestrati. Ross ne negò la proprietà e la conoscenza, e gli agenti se ne andarono.

Dopo questo incidente, insieme alle prove che legavano Ulbricht al lancio del sito, Ross divenne il sospetto principale.

Un’ulteriore svolta si ottenne grazie all’agente Tarbell, che nel frattempo localizzò la sede dei server di Silk Road, in Germania e Islanda. Il metodo utilizzato per localizzare i server nascosti fu oggetto di controversie, alle quali non vi fu risposta da parte dell’FBI.

Adesso, con una copia del server di Silk Road, la vera identità di Dread Pirate Roberts era sempre più vicina all’essere rivelata.

L’arresto di Ross Ulbricht e la chiusura del sito

Nel frattempo, l’agente sotto copertura della DHS Jared Der-Yeshiayan, acquisì la posizione di moderatore di alto grado con il nome “Cirrus”. Il 1° Ottobre 2013, grazie alla collaborazione di Der-Yeghiayan della DHS e Tarbell dell’FBI, Ross Ulbricht fu arrestato alla Glen Park Library, dove si era recato per utilizzarne il Wi-fi.

Quando l’agente Der-Yeghianyan vide Dread Pirate Roberts online, diede l’ordine a Tarbell e la sua squadra, che sorvegliavano Ulbricht, di intervenire.

Due agenti sotto copertura dentro la libreria cominciarono ad azzuffarsi per ottenere l’attenzione di Ulbricht, in modo da arrestarlo prima che fosse in grado di criptare il suo portatile. La pagina Silk Road era aperta e mostrava un pannello di amministrazione per clienti che necessitavano l’attenzione di Dread Pirate Roberts. La grande mente dietro il darknet market più grande e famoso della storia fu presa in custodia.

Silk Road venne sequestrato e chiuso. Adesso chiunque voglia accedervi troverà davanti ai propri occhi questo messaggio.

Un processo da molti trovato ingiusto

La notizia dell’arresto di Ross Ulbricht fece il giro degli USA. Finalmente il noto Dread Pirate Roberts aveva un volto. Adesso, Ulbricht avrebbe dovuto giocare una partita a scacchi contro il sistema, secondo le regole di quest’ultimo.

Il ventinovenne fu dipinto dai media statunitensi come un signore della droga, al pari di un capo del cartello. Quando furono presentati i capi di imputazione, non vi furono accuse per tentato omicidio di testimone e omicidio a pagamento, in quanto le vittime dei contratti non erano state assassinate ed alcune delle vittime designate erano solo dei nomi fittizi, creati dagli agenti sotto copertura.

Però, vennero comunque presentati in un atto esecutivo come “reati senza incriminazione“, a detta di molti, usati per influenzare la giuria.

Come siano riusciti a localizzare e copiare i server di Silk Road rimane un mistero. Logicamente la difesa si aggrappò a questo, descrivendolo come una violazione del Quarto Emendamento. Il governo in risposta presentò la testimonianza dell’agente Tarbell, dell’FBI, nella quale dichiarava di aver localizzato i server grazie al CAPTCHA trasmesso in chiaro, il quale permise all’agente di vedere i pacchetti IP e risalire direttamente al server.

In risposta i log forniti dalla difesa mostrarono che quel che aveva trovato tarbell non era un’immagine CAPTCHA, ma una pagina phpMyAdmin, dimostrando che la versione fornita dall’FBI era fallace. Il giudice Katherine Forrest ritenne la dichiarazione dell’agente Tarbell accettabile.

Alla difesa di Ross fu negata la presentazione di diversi testimoni che avrebbero mostrato la difficoltà dietro il criptaggio e la criptovaluta, oltre alle competenze tecniche necessarie per avviare un sito come Silk Road, dimostrando così che Ross Ulbricht, un ragazzo laureato in scienze materiali e ingegneria, non avrebbe avuto le capacità di dare vita al famoso Amazon della droga.

Alla difesa di Ross fu inoltre negata la conoscenza dell’identità dei testimoni d’accusa in quanto, a causa delle imputazioni magicamente riemerse riguardanti gli omicidi a pagamento, Ulbricht avrebbe potuto farli uccidere. Tutte le prove a favore dell’innocenza di Ross portate dalla difesa furono respinte.

Ross Ulbricht e l’Avvocato difensore Joshua Dratel ritratti durante il processo

Il 4 Febbraio 2015 Ross Ulbricht fu dichiarato colpevole dei sette capi d’accusa e venne condannato all’ergastolo senza condizionale.

Il 25 Marzo 2015 è stata presentata una denuncia penale nei confronti di due ex agenti federali che guidarono la task force Silk Road a Baltimore. Tra le altre imputazioni, i due agenti avrebbero rubato oltre 1 milione di dollari in Bitcoin.

Il governo non ha permesso alla difesa di Ulbricht di appellarsi a questa inchiesta durante il processo.

È più forte il personaggio o il suo ideale?

L’ingiusto processo fece scoppiare un’ondata di indignazione, in quanto il governo avrebbe potuto violare il Quarto Emendamento e la privacy dei cittadini con lo scopo di ottenere prove, senza alcuna ripercussione. La chiusura di Silk Road non segnò la fine dei mercati neri su Darknet, ma anzi, cominciarono a moltiplicarsi. Ispirati dagli ideali di Dread Pirate Roberts, nacquero moltissimi siti sostenitori dell’idea di ridurre la violenza per le strade.

Il sito FreeRoss.org vanta il supporto di oltre 325.000 persone e 75 organizzazioni.

Ad oggi l’eterna battaglia fra i governi e i mercati su Darknet sembra non avere fine, per ogni sito sequestrato ne nascono altri 10.

Adesso Darknet è colmo di Dread Pirate Roberts, eredi e portatori degli ideali del nickname più controverso della storia della parte oscura del web.

ᗜˬᗜ

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Loris Previti

Classe '93. Scrivo e (raramente) parlo. Videogiocatore con esperienza oramai ventennale. Vedi che culo.

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