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GameStop: come i meme hanno sconfitto Wall Street

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La storia di r/WallStreetBets

Come ogni storia che si rispetti, anche quella che è ruotata intorno al titolo GameStop negli ultimi giorni deve iniziare introducendo i protagonisti della vicenda.

Per la maggior parte delle persone, Reddit è una innocua messageboard dedita principalmente a post ironici e cani gialli, ma cosa accade quando “4chan incontra Bloomberg” ? Il risultato è r/WallStreetBets (WSB).

Questo subreddit nasce nel gennaio 2012 e si rivolge principalmente ad una utenza di traders non professionisti, dediti a scambiarsi opinioni circa le proprie strategie di investimento.

L’utenza iniziale è formata da individui con una minima infarinatura di nozioni circa il funzionamento dei mercati e che vedono il trading come poco più di un passatempo con cui impegnare cifre ridotte.

Questa viene però ben presto scalzata da frotte di traders improvvisati, principalmente teenagers dediti alla ricerca spasmodica della propria “YOLO” (You Only Live Once), ovvero una scommessa azzardata e remunerativa che permetta loro di diventare milionari in una notte.

Il mix esplosivo di un ecosistema che fa della spregiudicatezza il proprio credo e della facile accessibilità dei mercati mediante piattaforme di trading online ha provocato la polverizzazione di ingenti quantità di denaro da parte degli utenti nel corso degli anni, perdite accompagnate da meme e commenti taglienti da parte dei “colleghi” non coinvolti nelle operazioni più sfortunate.

E’ il caso della famigerata Robinhood, salita all’onore delle cronache quando un utente di WSB sfruttò una falla della piattaforma per ottenere “soldi gratis” da investire.

L’anno appena concluso non è stato da meno: quando lo scorso marzo la pandemia ha iniziato ad assumere dimensioni preoccupanti, gli utenti di WSB non si sono lasciati scappare l’occasione di trarne profitto, decidendo di assumere posizioni fortemente ribassiste nei confronti della Borsa di New York, con l’aspettativa che l’imminente lockdown avrebbe provocato un crollo dei mercati.

Ancora una volta però, i loro calcoli si rivelano errati: l’amministrazione Trump decide infatti di inondare di liquidità i mercati per evitare il crollo e così, dopo un iniziale discesa, i listini tornano a salire, con massimo disappunto degli utenti di WSB.

Gli user iniziano così a covare vendetta nei confronti delle istituzioni finanziarie americane, poiché ree di “truccare” l’andamento dei mercati con la complicità del governo per non dover (e poter) subire perdite.

GameStop: la madre di tutte le trade

L’occasione del riscatto per i lupi di Reddit arriva nel giugno 2020, quando un gruppo di fondi speculativi newyorkesi mette nel mirino Gamestop.

Con un business model ormai sorpassato a causa del digital download e i negozi deserti per via del lockdown, lo storico rivenditore di videogiochi e console appare infatti destinato al fallimento.

Gli operatori del mercato decidono così di vendere allo scoperto (“shortare”) le azioni di Gamestop, ovvero di vendere al prezzo attuale azioni che non possiedono ancora, contando di acquistarle in futuro ad un prezzo più basso, intascando la differenza tra i due prezzi come profitto.

Si tratta però di una strategia rischiosa, in quanto qualora il prezzo iniziasse a salire le perdite potrebbero lievitare potenzialmente all’infinito.

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Notizie di questa operazione arrivano però alle orecchie (o meglio, al feed) dei traders di WSB che, partendo da una analisi postata da un utente (dove si afferma come GameStop sia in verità sottovalutata), decidono, un po’ anche per gioco, di assumere una posizione opposta rispetto ai giganti di Wall Street, iniziando a comprare azioni Gamestop.

Dai minimi storici di giugno (3,94 $) il prezzo delle azioni di Gamestop inizia così, lentamente, a salire, toccando i 17$ all’inizio del 2021.

E’ proprio con il nuovo anno che il nome Gamestop arriva però sulla bocca di tutti, con il prezzo del titolo che schizza ad oltre 300 $ per azione in sole tre settimane. A farne le spese sono i già citati fondi speculativi, che vengono letteralmente spremuti (“squeezed”) dal rialzo di Gamestop.

Un fondo in particolare, Melvin Capital, è costretto a chiedere un finanziamento di 2,7 miliardi di dollari ad altre due istituzioni finanziarie per non andare fuori mercato, dopo aver perso il 30% del proprio valore solo per “colpa” di WSB.

Nonostante questo incredibile rialzo, gli utenti di WSB non sembrano però affatto intenzionati a liquidare le proprie posizioni ed incassare i profitti: un utente in particolare, noto come u/DeepFuckingValue, pur detenendo azioni GameStop per un potenziale controvalore di oltre 20 milioni di dollari, arringa i suoi “colleghi” a tenere duro e non vendere le azioni.

Il motivo è presto detto: gli squali di Wall Street hanno infatti shortato il 140% del flottante di Gamestop (in parole povere, hanno venduto un numero di azioni maggiore della quantità totale di azioni presenti sul mercato). Di conseguenza, avendo la necessità di procurarsi azioni Gamestop per “coprire” gli short, i fondi sarebbero stati disposti a pagare cifre sempre più alte essendo la domanda maggiore dell’offerta.

Ciò avrebbe permesso agli utenti di WSB, qualora avessero detenuto ad oltranza le azioni, di far impennare all’infinito il prezzo, costringendo “all’angolo” (cornering) i fondi speculativi, travolti dalle perdite.

L’operazione GameStop, nata quindi all’insegna della prospettiva di un facile guadagno, diventa per gli utenti una missione ai limiti del religioso, al fine di “punire” i grandi operatori del mercato, colpevoli di manovrare a piacimento le regole del gioco a discapito dei piccoli investitori al fine di proteggersi da potenziali perdite.

Il 28 gennaio 2021, Gamestop raggiunge il suo massimo di sempre, con una quotazione di oltre 500$ per azione, ma questa impennata finale è subito seguita da una brusca frenata.

Il sistema finanziario decide infatti di reagire: dietro pressioni del governo americano, le principali piattaforme di trading online (tra cui la già citata Robinhood) bloccano tutti gli ordini su azioni GameStop e contemporaneamente gli utenti di WSB vengono bannati da Discord, iniziative a cui segue una prevedibile discesa del titolo in borsa.

La battaglia appare però appena all’inizio: gli utenti di WSB appaiono intenzionati a detenere le azioni ad oltranza e minacciano class actions contro le piattaforme di trading che gli hanno impedito di operare liberamente. Wall Street o Reddit: chi avrà la meglio?

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