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Deltarune: cos’è e quando uscirà il capitolo 2

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Deltarune, ovvero: non il sequel di Undertale.

Era il 15 settembre 2015 quando il compositore e artista Toby Fox (affiancato da Temmie Chang), pubblica per la prima volta il suo gioco indie: UndertaleIl titolo ottiene inaspettatamente un successo tale da permettergli nel 2017 la portabilità per Play Station 4 e nel 2018 perfino per Nintendo Switch.

Da allora, Undertale ha rappresentato (e continua a rappresentare) una vera e propria icona del gioco indie, a tal punto da incentivare il creatore a sviluppare un secondo gioco che riprende gran parte delle meccaniche del titolo precedente: Deltarune.

Il 31 dicembre 2018 è stato rilasciato il primo capitolo di Deltarune ma, come dichiarato dallo stesso Fox, esso non rappresenta affatto un sequel diretto di Undertale, bensì un gioco ambientato in un universo alternativo del precedente titolo, motivo per cui il giocatore potrà riconoscere molti dei personaggi già visti nel regno sotterraneo di Asgore (ndr, qualcuno avrà già notato che “Deltarune” è il perfetto anagramma di “Undertale”).

Stando sempre a Fox infatti, nessun particolare della trama (delineata dal giocatore) in Undertale subirà una qualche modifica in Deltarune, un dettaglio che potrà far tirare un sospiro di sollievo ai fan più accaniti del gioco originale. Eppure, Deltarune è costellato di continui rimandi e riferimenti all’opera prima di Fox, cosa che ha favorito le speculazioni e teorie più disparate che unificherebbero i due universi.

Ad ogni modo, questa prima parte di Deltarune (per chiunque volesse usufruirne) è tutt’ora scaricabile gratuitamente tramite il sito ufficiale del gioco.

Deltarune capitolo 1: la trama in breve (spoiler free)

Il giocatore vestirà i panni del piccolo Kris, figlio adottivo di Toriel e Asgore nonché fratello di Asriel (tutti personaggi ripresi da Undertale) e abitante di un mondo interamente abitato da mostri: il protagonista è infatti l’unico umano presente in città.

Kris viene svegliato immediatamente da Toriel per recarsi a scuola: una volta giunto in classe, il ragazzo incontrerà la bulletta-mostro Susie e, per una serie di vicissitudini, i due finiranno teletrasportati nel Regno dell’Oscurità, con tanto di armature ed armi.

Il principe del regno, Ralsei, spiegherà loro un’antichissima leggenda secondo cui solo grazie all’aiuto di tre eroi (un umano, un mostro ed un principe dell’oscurità appunto) sarà possibile riportare l’equilibrio tra il Regno della Luce e quello dell’Oscurità, ora scombussolato dall’apertura di una fontana oscura.

Queste le premesse per l’inizio dell’avventura che, in realtà, si concluderà nel giro di un paio d’ore con un finale non poco enigmatico (e assolutamente voluto, se si ricorda il dettaglio che lega questa vicenda ad un solo capitolo iniziale della trama).

Le differenze ed analogie con Undertale

Forza di Undertale e dell’intero universo di gioco è la fortissima empatia con cui il giocatore si lega inevitabilmente ai personaggi proposti: “morale” base del titolo è infatti il non dover ricorrere necessariamente alla violenza per proseguire nella storia, ma di usare anzi la gentilezza (ndr, o meglio: gentilezza, pazienza, integrità, coraggio, perseveranza, giustizia e determinazione) per poter fare amicizia coi mostri, dai più piccoli ed innocui fino ai boss più temibili. Ma ovviamente, la scelta è a totale discrezione del giocatore.

In Deltarune viene ripreso questo concetto, ma trasportato nelle azioni dei tre eroi. Non a caso infatti, ciascun personaggio rappresenterà le principali inclinazioni (run) del giocatore in Undertale:

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  • Susie cercherà di scontrarsi con tutti i mostri che le si pareranno davanti (come nella Genocyde Run);
  • Ralsei al contrario vorrà graziare ogni singola creatura con dolcezza (come nella Pacifist Run);
  • Kris infine rappresenterà il vero ago della bilancia per decidere quale delle due condotte far prevalere o se piuttosto agire salvando solo alcuni mostri (come nella Neutral Run).

I tre inoltre delineano il fortissimo divario con il precedente gameplay: se in Undertale infatti il giocatore doveva gestire esclusivamente le azioni (e relativa anima con punteggio vita) dell’umano protagonista, in Deltarune ci si troverà di fronte ad un vero e proprio party dove ogni membro avrà la sua importanza.

Quanto ai dettagli legati ai comandi, ci saranno sì i canonici FIGHT – ACT – ITEM di Undertale, ma MERCY è sostituito semplicemente da SPARE (prima ubicato come seconda opzione assieme a FOOL una volta scelto di graziare il personaggio: quindi no, non sarà mai possibile fuggire): in aggiunta, avremo DEFENSE e l’intera schermata di azioni si ridurrà ad un piccolo rettangolo a sinistra dello schermo con delle icone a riassumere ogni azione, oltre ai punti vita di ogni personaggio (ndr, meno visibile ed intuitivo rispetto a quella vista in Undertale).

Vera novità è proprio nel comando DEFENSE che permetterà ai personaggi non solo di aumentare la difesa, ma di ricaricare la barra TP ovvero il “mana” a cui ogni eroe potrà attingere per poter effettuare una specifica spell (MAGIC): Ralsei ad esempio potrà curare un alleato, Susie attiverà un attacco speciale mentre Kris potrà “ordinare” ai due di effettuare un’azione combinata.

In compenso, un piccolo implemento per i giocatori squisitamente pacifisti. E’ possibile infatti capire quando effettuare il comando di SPARE senza rischiare il “nulla di fatto”: i mostri infatti che saranno ben lieti di interrompere il combattimento saranno evidenziati dal colore giallo (ndr, e il gioco ce lo ricorderà costantemente, per venire incontro ai giocatori meno pratici: gran bella trovata).

Quanto agli attacchi dei mostri, essi riprendono l’impostazione da bullet hell precedente (il riquadro contenente il cuore/anima del personaggio e gli attacchi da schivare), con qualche leggerissima modifica (come la presenza dello “scudo” attorno al cuore). Intatte invece piccole chicche come la pixel art (che alterna 2D a 3D), la costante rottura della quarta parete, la dissacrante ironia non-sense e la componente orrorifica ed inquietante. Immancabili poi le aree “invisibili” ad un primo e superficiale approccio, i boss segreti e gli easter egg.

Ciononostante, è assolutamente prematuro poter davvero delineare un confronto con Undertale se non attraverso questi dettagli assolutamente tecnici ed oggettivi.

L’uscita (travagliata) del capitolo 2

Il secondo capitolo di Deltarune è stato ufficialmente annunciato nel 2020, in occasione del quinto anniversario di Undertale: Toby Fox ha cercato di informare i fan riguardo lo sviluppo del gioco, nonostante le non poche difficoltà. 

Se da un lato infatti si tratta pur sempre di un titolo indie curato da pochissime persone (tra cui sempre Chang), lo stesso Fox ha dichiarato di aver avuto problemi ai polsi che gli hanno impedito perfino di suonare il pianoforte oltre che adoperare mouse e tastiera, a tal punto da valutare se sottoporsi o meno, non appena l’emergenza pandemica sarà sedata, ad un intervento risolutivo.

Ma Fox, in tutti questi mesi, ha continuato a rilasciare costantemente su Twitter dettagli e piccoli spoiler riguardo il capitolo 2, lasciando intravedere un Kris nuovamente coinvolto nelle vicende del Regno dell’Oscurità.

Non è quindi chiara la data d’uscita ufficiale del continuo, seppur il suo completamento sia ormai agli sgoccioli e prevista per il 2021 (stando al comunicato). I fan di Undertale/Deltarune dovranno pazientare ancora un po’ ma per chi invece volesse entrare in questo meraviglioso universo per la prima volta, è assolutamente e caldamente consigliato recuperare la prima opera di Toby Fox e solo allora, immergersi nella seconda.

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Jolandanta

Scrittrice free lance, ammette senza alcun problema di essere appassionata di erotismo, in tutte le sue forme, sfumature e colori. Fate l'amore non fate la guerra, diceva qualcuno. Ebbene, non è poi così male come idea, dopotutto.

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