Chi è Lobo?
Lobo è la parodia DC di Wolverine e dei supereroi in generale, personaggio nato dai disegni di Keith Giffen e dalla follia di Roger Slifer, nella serie regolare di Omega man della DC Comics. Debutta in una serie tutta sua nel 1990, con una storia particolare e con anche i disegni di Simon Bisley.
Il pianeta Czarnia era un luogo di assoluta perfezione e bontà, dove regnavano l’armonia e la gioia almeno finché non nacque Lobo che incarnava l’esatto opposto della sua razza.
Non a caso, il suo nome in czariano vuol dire: Colui che divora le tue interiora e ne gode a pieno.
La cruenta nascita dell’uomo
Appena nato uccise il medico che aveva assistito al parto e fece andare al manicomio la levatrice. Crebbe come un teppista con una forte indole di anticonformismo e raggiunta la maggior età decise di voler essere l’unico czarniano vivente. Infatti, con un suo progetto di scienze, formato da delle specie di vespe/scorpioni, estinse la sua stessa razza.
Roger Slifer, il co-creatore di Lobo
Roger Slifer è nato a Morristown, 11 novembre 1954 era un famoso fumettista, sceneggiatore e produttore di programmi televisivi.
Roger Slifer noto fumettista americano
Prima di creare Lobo in Omega Men n. 3 nel 1983, lavorò per la Marvel scrivendo storie su Iron Man nel 1976. Inoltre, è stato sceneggiatore e produttore televisivo per serie animate come Transformers, G.I. Joe, Jem and the Holograms, Vola mio mini pony e Yu-Gi-Oh!.
Venne investito da un’auto nel 2012 a Santa Monica e morì nello stato dell’Indiana nel 2015 all’età di 60 anni.
Lobo, l’ultimo czarniano
Lobo, autodefinitosi L’uomo (The Main Man), conosciuto anche come Flagello del Cosmo e Mr Machete, è un mercenario e assassino intergalattico.
Scopre però che qualcuno ha scritto un libro su di lui intitolato “La biografia non ufficiale di Lobo” e quel qualcuno non è altri che la sua insegnante di quarta elementare: la signorina Tribb, un’anziana signora puntigliosa e petulante come poche insegnanti, scampata per un soffio alla catastrofe che afflisse Czarnia perché semplicemente si trovava in un’altro pianeta a bacchettare poveri studenti nel momento in cui Lobo skrazzava la sua razza.
I quattro volumi che raccontano la prima miniserie di Lobo
Purtroppo per L’Uomo, la signorina Tribb deve essere scortata dalla prigione sull’orbita del pianeta Oneida VI, alla base spaziale della L.E.G.I.O.N. per ordine di Vril Dox, il capitano della Legione dei Super-Eroi.
Lobo è costretto ad eseguire l’ordine di Dox perchè ha perso una sfida non verbale contro di lui promettendo di lavorare temporaneamente per la L.E.G.I.O.N. e L’Uomo mantiene sempre la parola data.
Non ci si prende mai sul serio
La missione gli darà non pochi problemi , visto che sarà costretto a tenere la megera viva per tutta la storia, a cavallo della Spaz Skraz 666 (la motocicletta spaziale di Lobo) incontreranno parecchie avversità, come l’unità spaziale paramilitare S.W.A.T. della decenza, un gruppo di nonnine intergalattiche indignate dalla signorina Tribb, ritenuta da loro una pornografa, per aver fatto una biografia su Lobo.
Tutti hanno gli stessi diritti, per il flagello del cosmo non conta niente e nessuno
Grammar-nazi vestiti come membri del K.K.K. che rapiscono i due protagonisti per sottoporli a test di grammatica mortali, senza dimenticare i fanboy di Lobo che lo imitano d’aspetto e di comportamento cercando a tutti i costi di distruggere ogni singola copia del libro scritto dalla signorina Tribb.
Tra una scazzottata nata per una correzione grammaticale della maestra, una baruffa creata in un teatro di sadici, una piccola pausa sul pianeta di Bal’Doryah 7, dove L’uomo riesce a rilassarsi intrattenendosi a modo suo, l’intera vicenda non si prende mai sul serio creando sempre situazioni anormali piene di ironia e satira.
Born to be wild
Una storia che esprime anni 90 da tutti i pori, senza essere invecchiata di un solo anno, chine pesanti, linguaggio grottesco e volgare dominano le pagine dei quattro numeri cui è composto il racconto, permanentemente comico e satirico senza essere mai banale e scontato, accompagnata da del buon splatter e violenza gratuita e con la capacità di sorprendere il lettore di pagina in pagina.
“è Kosih? Ekko una notizia Flash dell’Uomo per voi pikkole bestiole sceme… LE DIMENSIONI KONTANO!” – Lobo scatenato (2004)
Senza parlare dello stile artistico, caricaturale e volutamente esagerato si presenta come una “mega parodia” fatta per far debuttare uno dei personaggi più controversi dei fumetti supereroistici.
Lobo oggi
Purtroppo per L’uomo, la sua miniserie sembra ormai finita, se non contiamo l’imbarazzante rivisitazione del New 52 e il crossover con Wile Coyote dei Looney Tunes nel 2017. Il personaggio di Lobo però continua ad apparire negli altri numeri DC, come Lanterna verde, Superman o Justice League, solo di rado gli si da un ruolo importante o da antagonista principale come nella saga dei Teen Titans appena conclusa, dove appare la figlia di Lobo, Apex.
Lobo nel New 52 a destra, una terribile rivisitazione moderna Dell’uomo