Dopo l’emergenza sanitaria, è pronto a riaprire il locale noto come Thicc Burgers: un vero e proprio paradiso per tutti i selvaggi navigatori del web, e non solo.
Da alcuni mesi è nato a Centocelle accanto alla Casilina un piccolo locale tex-mex, e non ci è voluto troppo tempo ai social per renderlo famoso: parliamo di Thicc Burgers. Nel giro di qualche giorno infatti, il ristorante ha accolto migliaia di povere e disgraziate anime di utenti.
Sono avventurieri stremati dalla fame, in pellegrinaggio dalle più remote e disparate parti della penisola, tutte in cerca di questa angusta ma accogliente locanda.
Ma quale è il motivo di tutta questa fama per Thicc Burgers? Quale è il motivo di tutta questa fame? Cosa rende il cibo così “thicc“? Cyberdude è andato a scoprirlo, e l’ha accolto una piacevolissima sorpresa.
La parola al titolare
Tutto nasce dalla mente di Tommaso Pacifico, imprenditore di Roma Nord appassionato di internet, memes, anime e videogiochi. Uno di noi, in parole povere.
L’interesse di Tommaso a questo universo:
“[…] è stato un processo abbastanza naturale, che è iniziato quando avevo dodici anni, come credo sia successo con la maggior parte delle persone. Non è una cosa alla quale decidi, di punto in bianco, di interessarti. Ѐpiù una cosa che tu vedi e alla quale tu decidi poi di appartenere.”
Quello che doveva essere un normalissimo locale di ristorazione ha avuto poi una svolta inaspettata:
“L’idea è nata da quello che inizialmente doveva essere un progetto familiare, quindi in co-gestione con i miei genitori. Ma loro mi hanno lasciato completa libertà per quanto riguarda le questioni di marketing (nome, pubblicità eccetera). In seguito al nostro successo, hanno deciso di farmi occupare anche della gestione vera e propria di Thicc Burgers.”
Da queste libertà a lui affidate, nasce l’idea di rendere il locale a tematica memes. Il nome, oltre ad essere indicatore dello spessore e della succosità degli hamburgers serviti, racchiude opportunamente anche il mispelling dell’aggettivo inglese thick (per fare riferimento alla cultura di internet, paragonando così la suddetta carne alla formosità e alle curve di ragazze dal mondo nipponico).
Si direbbe che siano tutti memes e niente arrosto. Ma qui l’arrosto c’è, ed è pure buono, anche se in realtà sono i memes ad essere la portata principale, che con la loro grande condivisione (non diremo degrado per non cadere nel reato di “normietà“) hanno reso la piccola taverna una vera e propria Mecca per il popolo di internet.
“La gente “fisica” che entra nel locale è veramente tanta. Più di quella che ci aspettavamo. Ci vediamo costretti ad ampliare il locale per colpa della grande affluenza. Il 95% dei nostri clienti viene da internet. L’altro 5% viene lo stesso da internet ma ordina da Just Eat. Sono arrivate persone perfino da Napoli, il che mi ha veramente stupito.”
Il “volto” di Thicc Burgers: Judy
La voce si è sparsa a macchia d’olio su Facebook. La “pandemia thicc” ha investito nel mese di Febbraio la piattaforma social, causando una vera e propria reazione a catena. Ma si direbbe che Tommaso non è il solo ad essere stato colpito dall’ondata di fama (e di fame, come detto prima). Anche l’artista Sugar-coated Horror ha trovato notorietà con il piccolo business.
Lei è la responsabile del primo design di Judy, aka ThiccBurgers-chan, la mascotte ufficiale del ristorante. L’artista spiega:
“Conoscevo Tommaso online da relativamente poco, e parlottando mi raccontò del suo locale in apertura! Mi sono offerta di dare una mano per la parte grafica in quanto stava cercando online qualche soluzione a riguardo. Da lì ci siamo accordati, adattando uno dei miei personaggi come icona e mascotte del locale!”
E continua, poi:
“Non sono ancora andata al locale, abitando in un’altra regione. Ma al prossimo Romics coglierò l’occasione per passarci!”
Se volete avere un assaggio della sua carne e abitate a Roma è possibile la consegna a domicilio. Dovrete solo prenotarvi su JustEat. Consigliamo vivamente il Thicc Burger, la portata della casa, e i Chicken Nuggets che a nostro parere sono divini.
Una delle tante versioni della mascotte di Sugar-Coated Horror, stavolta disegnata da Delacroix
E voi? Siete già passati al Thicc Burgers o avete gustato qualche sua prelibatezza? Raccontateci la vostra esperienza nei commenti!