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No Nut November Challenge: guida pratica per i partecipanti

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Remember Remember, the No Nut November

Sta per iniziare Novembre: sta per iniziare il mese dedicato alla challenge più dura di sempre. 

Peggio della Inktober, più memorabile della Ice Bucket: arriva la No Nut November Challenge. 30 giorni, 720 ore di completa e totale astinenza sessuale. E no, non si tratta di un fioretto.

La nascita della No Nut November Challenge

La #NNNChallenge (questo l’hashtag con cui è nota) è stata coniata per la prima volta il 3 novembre 2011. L’utente di Urban Dictionary dal nickname bicboi6969696969 (decisamente esplicativo) quel giorno creò una voce per il “No Nut November”, definendola una sfida in cui “un individuo non deve masturbarsi per tutto il mese di novembre”.

Sembrò una cosa quasi dimenticata, visto che dovremo aspettare il novembre 2017 per veder circolare riferimenti a una sfida omonima in varie community, dapprima sotto forma di meme e poi iniziandosi a delineare in vera e propria challenge, con tanto di regole e avvertenze

 

Regole principali

In realtà è piuttosto banale il fine ultimo della challenge: astenenersi dai piaceri sessuali, qualunque essi siano. Inclusi quindi: sesso, masturbazione, petting più o meno spinto, eccetera. In poche parole: No Nut. 

Ma prima che possiate letteralmente implodere in voi stessi, sappiate che avete a disposizione solo 3 strike ed 1 sola notte d’amore col vostro partner (inteso una singola volta, non una notte pazza e sfrenata). Cosa più importante: è concesso un solo dream wet, alias orgasmi nel sonno. Superato il primo, sei out.

Invece, è assolutamente permesso guardare porno. Certo, a vostro rischio e pericolo, visto che non avrete modo di sfogarvi. 

Non a caso, durante il periodo di novembre, nel 2018 vennero registrati dei veri e propri crolli di views su PornHub, il quale si è però arricchito col tempo di video interamente dedicati alla No Nut November Challenge.

Se poi volete farvi forza con altri partecipanti ecco il subreddit dedicato: /r/nonutnovember.

Ma quindi che si vince?

Sostanzialmente nulla di fisico, bensì la gloria nei secoli e poteri sovrumani. 

Scherzi a parte (forse), un sessualmente attivo che per 30 giorni chiude i rubinetti dimostra una completa e totale coscienza di sé, una gestione dei propri impulsi incommensurabile. Ma specialmente una grandissima forza di volontà che può in effetti avere effetti benefici sulla propria autostima. 

In realtà, leggendo attentamente le regole originali, a tutti coloro i quali si ritrovano a 0 nuts nel mese di dicembre spetta una qualificazione molto importante: 

If you have passed the month with a total of 0 nuts, you are a victor and you shall qualify for Destroy D**k December (Not Recommended)

La leggendaria Destroy D**k December dovrebbe essere un “premio” per la costanza mantenuta, prevedendo che ogni partecipante possa dar sfogo al proprio orpello… un numero di volte totale al giorno di dicembre corrispondente. 

Per essere più chiari?

  • Giorno 1: 1 nut.
  • Giorno 2: 2 nut.
  • (…)
  • Giorno 15: 15 nut.

E così fino al 31 dicembre. 

Certo, se volete ridurvi il braccio come Quagmire il giorno che scoprì internet avete senz’altro trovato la challenge perfetta.

L’unica vera regola è mantenere sempre il numero giusto di nut al giorno, nonostante per molti, a seguito della No Nut, sia più semplice recuperare in vari giorni diversi e senza un numero definito. 

Come scritto nelle regole del resto, non è affatto raccomandata, visto che il totale di nut equivale a.. 495 (1+2+3….+31). Rispetto all’astinenza, qui si tratta quasi perfino di folle agonismo, ed in effetti va presa piuttosto come valido (e fortemente ironico) premio per aver rispettato la No Nut.

Ma poi soprattutto ragazzi: con quale coraggio si vuole rispettare la challenge perfino la sera di Natale, coi parenti in casa, o perfino al cenone di Capodanno?

La Community NoFap

A rendere ancor più famosa la No Nut Challenge, è stata la “sponsorizzazione” in un certo senso della community dei NoFap. Il senso è fortemente letterale: un gruppo di persone (ad oggi conta decine di migliaia di fapstronauts) fermamente convinta che l’eccessiva masturbazione rappresenti una vera e propria dipendenza, da cui si può uscire.

Argomento estremamente delicato, trattato però con delicati guanti in cui ognuno, dal sito principale a Reddit, spiega apertamente la propria storia ed esperienza in merito. Molti raccontano di reali benefici dall’astinenza (dai fisici agli psicologici), altri parlano di una rinascita, molti invece hanno raccontato di aver compreso di non aver avuto più bisogno della masturbazione proprio per aver partecipato alla challenge.

Non bisogna però lasciarsi ingannare: non si tratta di un gruppo di bigotti che condanna il sesso, tutt’altro. Parliamo invece di un gruppo di supporto, che combatte attivamente la porn addicition. Certo è che siete assolutamente liberi di condividere o meno la loro propaganda.

Per chiunque fosse interessato alla community, vi rimandiamo ad un interessante articolo, che illustra il percorso verso la NoFap.

Quindi sì, in un certo senso la No Nut racchiude in sé un messaggio decisamente inaspettato, dove chiunque può fisicamente rendersi conto se le proprie pulsioni rappresentano un problema o meno, per se stesso e/o le proprie relazioni interpersonali.

Ovviamente, con questo non puntiamo il dito verso chi pratica autoerotismo in modo sano e cosciente, anzi: è da un lato però importante scoprire come challenge di internet riescano a trasmettere concetti anche così complessi e dibattuti. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Jolandanta

Scrittrice free lance, ammette senza alcun problema di essere appassionata di erotismo, in tutte le sue forme, sfumature e colori. Fate l'amore non fate la guerra, diceva qualcuno. Ebbene, non è poi così male come idea, dopotutto.

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