Ieri ho concluso la serie tv Chernobyl targata HBO. Prima di questa catastrofe le visite alla centrale erano una cosa di nicchia, un fiore all’occhiello dell’esplorazione urbana di luoghi abbandonati, come fosse la Mecca dell’Urbex, ma che cos’è l’Urbex e come nasce questo fascino per il luoghi abbandonati?
L’uomo è sempre stato attratto dai luoghi abbandonati, infatti tutti, più o meno, ricordano la classica casa abbandonata e la frase di uno dei vostri genitori “In questa casa ci abita una strega, non avvicinarti mai” e noi per la curiosità, ci avvicinavamo lo stesso.
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Per quanto riguarda il temine Urbex, esso è un’abbreviazione dal termine inglese:”urban exploration”, in italiano è traducibile con esplorazione urbana e consiste nell’esplorare, spesso infiltrandosi, in luoghi abbandonati o per lo più sconosciuti. L’urbex è molto diverso dal termine vandalismo, sono due cose completamente diverse, un appassionato di Urbex esplora luoghi abbandonati per assaporare la bellezze di questi luoghi. Per poi mettere, se vuole, questa impressione nella fotografia, invece il vandalismo è un fenomeno che ha come obiettivo creare danni, ed è un male assoluto.
Molti Urbex (o esploratori Urbani) diventano dei collezionisti di luoghi ma anche di storie, perché ogni luogo anche quello più piccolo ha una storia da raccontare, fatto di sacrifici, vita e purtroppo abbandono, naturalmente questa pratica è pieno di rischi sia ambientali che penali. In diversi Paesi, infatti, alcuni comportamenti connessi con l’esplorazione urbana possono violare leggi nazionali, regolamenti locali e interpretazioni più o meno libere delle normative contro il terrorismo, oppure possono essere anche considerati forme abusive di accesso o lesioni della privacy, ogni esploratore Urbex è consapevole di questi rischi ed esiste anche una specie di statuto Urbex, qui di seguito le regole basilari:
Di queste regole ne parlerò in un post a parte, esso riguarderà i comandamenti e le leggende metropolitane riguardanti il mondo dell’esplorazione urbana.
Anche se l’origine dell’urbex è abbastanza recente, le sue origini vengono fatte risalire, in una data precisa, 3 novembre 1793, quando il celebre esploratore di catacombe; Philibert Aspairt (divenne famoso per la sua morte, essa avvenne nelle catacombe di Parigi, dopo esservi entrato in una scala posta nel cortile dell’ospedale parigino, appare anche in videogiochi come Assassin’s Creed Unity).
Le catacombe di Parigi sono un ossario del comune di Parigi, si estendono per alcuni chilometri, con rete di passaggi molto più ampia, ricavati da una cava sotterranea di una lunghezza complessiva di circa 285 km e conservano le ossa di 6 milioni di persone. La curiosità di esplorare la città dimenticata dei morti, fu forse, uno dei motivi a spingere Philibert Aspairt a scendere quelle scale e non ritornare mai più in superficie. Attualmente possiamo trovare la sua tomba nella zona interdetta al pubblico delle catacombe di Parigi, sotto la rue Henri Barbusse, vicino al boulevard Saint-Michel dove giace la seguente descrizione:
“IN MEMORIA DI PHILIBERT ASPAIRT, DISPERSO IN QUESTI CUNICOLI IL 3 NOVEMBRE 1793; RITROVATO UNDICI ANNI DOPO E TUMULATO NELLO STESSO POSTO IL 30 APRILE 1804”
Nella metà del XIX secolo esattamente del 1861 lo scrittore e poeta Walt Whitman (celebre per la poesia O capitano! Mio capitano!), lavorò per il giornale “Brooklyn Standard” ad alcuni articoli sul tunnel abbandonato di Atlantic Avenue a New York, celebrato una ventina d’anni prima come il primo tunnel sotterraneo mai realizzato e poi abbandonato nel 1844. Esso descrive la sua esplorazione in toni malinconici, descrive il tunnel come un luogo “oscuro come una tomba, freddo, umido e silenzioso”. Fu uno dei primi scrittori a documentare le sensazioni che si provavano ad esplorare un luogo isolato ed abbandonato dal mondo.
Nel 1921 i Dadaisti Andre Breton, Paul Eloard, Francis Picabia e Tristan Tzara organizzarono una spedizione verso la sconosciuta e disabitata chiesa di San Julien le Pauvre di Parigi, una delle più antiche chiese della capitale Francese.
Dopo la seconda guerra mondiale, l’esplorazione urbana ha la sua prima espansione, a San Francisco abbiamo la società segreta Suicide Club(che non ha niente a che fare con il suicidio). Si tratta del primo gruppo di esplorazione urbana, fondata da tre amici Adrienne Burk, David Warren, and Nancy Prussia il due gennaio del 1977. Essi si riunirono a Fort Point sotto il ponte di Golden Gate durante una tempesta e provarono il brivido di infiltrarsi in un luogo abbandonato. Organizzarono eventi legati all’esplorazione urbana, uno dei tanti fu:”Infiltrations”, ossia infiltrarsi in un mondo che ideologicamente non apparteneva a loro, come se fossero delle spie. Tra i luoghi o organizzazioni famose, figurano gruppi estremisti americani come per esempio la chiesa dell’unificazione, oppure il partito nazista americano.
Il gruppo rimase attivo fino al 1983 con la morte di uno dei suoi fondatori, nel 1986 viene fondata dal alcuni membri la Cacophony Society, essa si fondava sul concetto di Zone trip ossia il viaggio dentro la zona ispirandosi al film Stalker di Andrei Tarkovsky, furono anche i primi organizzatori del famoso festival culturale Burning Man .
Tra i membri di questa società anarchica, figura lo scrittore Chuck Palahniuk, lui prenderà spunto per il “Progetto Caos” del suo romanzo “Fight Club”.
Il gruppo iniziò ad esplorare i sotterranei di molte città americane. tra cui il famoso tunnel abbondato di Atlantic Avenue, che era stato chiuso nel 1861 dopo la descrizione poetica di Walt Whitman.
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