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Paradise Killer – Recensione: giallo vaporwave

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Riportare in vita il Paradiso

Oltre ad essere un’avventura thriller, Paradise Killer è una vera e propria esperienza vaporwave. Vestirete i panni di Lady Love Dies, la cosiddetta maniaca dell’investigazione, richiamata dal suo esilio per risolvere il mistero dietro un efferato omicidio di massa.

Mischiando la formula open world al tipico formato visual novel, Kaizen Game Works dà al giocatore le redini dell’indagine, in cui conoscerà svariati personaggi tanto stravaganti quanto motivati a compiere il crimine definitivo.

Paradise Killer

  • Sviluppatore: Kaizen Game Works
  • Editore: Fellow Traveler
  • Piattaforme: Steam, Switch
  • Versione recensita: Switch
  • Prezzo (Steam): €16.79

È certamente una formula peculiare, che non nasconde l’ispirazione da serie come Ace Attorney o Danganronpa. Tuttavia, il giocatore ha molta più libertà nell’affrontare lo svolgimento dell’indagine: la verità dell’accaduto è una soltanto, ma l’ordine in cui sono svelate le verità nascoste in questo mistero dipende dalle scelte del giocatore.

Anche non offrendo molta rigiocabilità dopo aver risolto tutti gli enigmi presenti nel gioco, Paradise Killer è certamente in grado di offrire un’esperienza unica ad ogni giocatore.

Il Paradise Killer è tra noi

Love Dies, investigatrice precedentemente parte del Comitato al servizio degli Dei, viene richiamata, in via straordinaria, dal suo esilio durato millenni. Cosa può portare ad una decisione tanto drastica?

La ventiquattresima isola Paradiso sta per essere distrutta in vista del trasferimento alla venticinquesima, ma l’intero Consiglio che governa queste isole fantastiche è stato assassinato durante il trasferimento, esattamente a mezzanotte, causando la sospensione del trasferimento. Un efferato crimine di cui sono sospettati: un cittadino posseduto da un demone e i membri del Comitato ancora presenti sull’isola.

Una volta arrivati sull’isola, sembrerebbe che il caso sia già stato risolto. Henry Division, cittadino responsabile per aver attirato i demoni sull’isola dieci anni prima e tutt’ora posseduto, sarebbe stato trovato nel luogo del delitto, all’ora del delitto e con il sangue delle vittime sulla propria arma e nel proprio stomaco. Caso chiuso? No.

Non solo sono presenti delle inconsistenze nella versione ufficiale dei fatti (fornita proprio da uno dei sospettati), ma non sono da escludere gli altri membri del Comitato, che dietro il loro personaggio stravagante nascondono pericolosi segreti.

Love Dies, la protagonista di Paradise Killer incaricata per risolvere il mistero dietro l’assassinio del Consiglio.

I personaggi sono decisamente il punto forte di Paradise Killer, i loro design catturano perfettamente il loro spirito, al contempo sposandosi con il mondo che li circonda (ndr, i preferiti dell’autore sono Lydia e Sam Day Break) e coinvolgendoli negli intrighi che il giocatore dovrà svelare.

Nonostante diversi dei personaggi che dovrete interrogare rappresentino alcuni stereotipi popolari nel genere, la loro esistenza in questa isola paradisiaca e fuori dalla nostra comprensione riesce a renderli interessanti, specialmente quando le prove e le testimonianze inizieranno ad accumularsi.

Dopo aver raggiunto un certo numero di deduzioni riguardo l’esecuzione del crimine dei crimini, inizierete a vedere gli attori di questa opera sotto una luce diversa mentre scoprite la loro vera natura.

I Danchi, blocchi di appartamenti in cui i cittadini dell’isola sono ammassati.

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Un altro aspetto di considerevole importanza è il doppiaggio, la cui implementazione, però, lascia un po’ a desiderare. Le battute che è possibile ascoltare durante i dialoghi sono di alta qualità, ma sono poche relativamente alla mole di testo presente nel gioco, quindi saranno frequentemente ripetute ove si abbinano meglio con il contesto.

Non sarebbe stato necessario doppiare integralmente il gioco, ma avere più battute e delle sezioni doppiate integralmente (ndr, ad esempio per l’udienza che chiude la storia del gioco) sarebbe stato più soddisfacente. Nonostante ciò, i doppiatori hanno compiuto un ottimo lavoro nel dare quel tocco in più ad ogni personaggio.

Perfect 25 è imminente

Carmelina Silence, Architetto responsabile per la creazione delle isole, prevede che la prossima isola sarà perfetta, da cui il soprannome Perfect 25. Ma la ventiquattresima è un’altra storia, il tempo stringe e il caso va risolto prima della sua distruzione.

L’isola apparentemente paradisiaca che esploreremo nei panni di Love Dies è uno sguardo in una piccola realtà che unisce il vaporwave all’esoterico. Pavimenti a scacchiera, la fusione dello stile architettonico greco ed egiziano con lo stile brutalista delle grandi metropoli moderne, statue dai colori sgargianti degli idoli che governano le isole in questa realtà alternativa: vi immergerete in una distopia piena di misteri e peculiarità, ma è anche intrigante dal punto di vista estetico.

Ad accompagnare il design futuristico dell’isola è il lato tecnico su cui verte la grafica del gioco. Paradise Killer è stato creato con Unreal Engine 4, e su Switch ottiene dei risultati di tutto rispetto, nonostante le limitazioni dell’hardware. Mentre in modalità dock il gioco mantiene senza problemi i 30FPS in Full HD, in modalità portatile la console arranca, in particolare in aree densamente popolate (ndr, se avete problemi di mal di mare consigliamo caldamente di evitare di giocare sui mezzi di trasporto).

Il gioco supporta un sistema di illuminazione globale dinamica, che rinforza il senso di coesione durante le lunghissime camminate che dovremmo compiere in cerca di indizi, ma che insieme agli altri effetti di illuminazione appesantisce la console.

Ed a proposito di camminate, queste necessiteranno di una parte sostanziale del tempo necessario a completare il gioco, e considerando che sono ciò che si trova in mezzo alla parte più interessante del gioco, cioè la storia ed i personaggi, sono la parte debole di Paradise Killer.

Le parti più popolate dell’isola sono sempre le più interessanti dal punto di vista estetico, ma senza una mappa che mostri la posizione del giocatore in tempo reale e un sistema di fast travel limitato, l’esplorazione alla lunga si fa stancante, specialmente quando dopo aver scoperto gran parte degli indizi presenti nel gioco dovrete perlustrare da cima a fondo un’isola alquanto vasta.

Il sipario si chiude sulla ventiquattresima isola

Decidere quando chiudere il caso sta al giocatore: potete prendervela comoda e scoprire tutti gli indizi oppure procedere ad una condanna veloce appena raccolte tutte le prove necessarie. La libertà concessa al giocatore rende il titolo leggermente rigiocabile.

Se doveste essere curiosi di affrontare il processo potrete sempre tornare ad un salvataggio precedente e raccogliere più indizi per ottenere un esito diverso, un approccio originale alla celebre formula del poliziesco, accompagnato da una bellissima colonna sonora in stile City Pop che ci farà sentire come se fosse estate negli anni ’80.

La ventiquattresima isola, palcoscenico degli eventi di Paradise Killer.

Paradise Killer è un interessante miscuglio di generi che normalmente non vediamo insieme, e nonostante alcune imperfezioni è un esperimento che nel complesso ha dato i suoi frutti. È una storia che tiene il giocatore col fiato sospeso fino alla fine, pronta a sorprendere, lasciando nelle nostre mani il suo esito e le conseguenze delle nostre scelte morali.

Se amate i thriller e le visual novel, mettere insieme i pezzi di un puzzle come il delitto del Consiglio in Paradise Killer fa per voi.

Paradise Killer

€16.79
8

Gameplay

7.1/10

Grafica

8.5/10

Audio

8.3/10

Comandi

7.6/10

Storia

8.6/10

Pro

  • Storia e personaggi accattivanti
  • Eccellente stile vaporwave
  • Giallo open world
  • Colonna sonora eccezionale

Contro

  • L'esplorazione diventa stancante
  • Il doppiaggio lascia a desiderare
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Giuseppe La Malfa

Videogiocatore seriale ed aspirante game maker. Tra i suoi generi preferiti: picchiaduro e giochi di ruolo

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