Cinema

Hazbin Hotel: guida turistica per l’inferno

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Siete finiti all’inferno e ve ne volete già andare? Niente paura: c’è possibilità di redenzione all’Hazbin (Happy) Hotel.

Del mondo di Hazbin Hotel è recentissima l’uscita di Addict, la fansong ambientata nel mondo di Vivienne Medrano e del suo team, composta da Silva Hound. Con le voci di Michael Kovach e Chi Chi cui interpretano rispettivamente Angel Dust e Cherri, due dei personaggi principali della famosa webserie divenuta famosa in poco tempo con numerosi fandub e fanart.

Uscito da pochissimi giorni, conta già 14 milioni di visualizzazioni e una cover italiana della canzone. E non stupisce visto la qualità sia della canzone che dell’animazione.

Ma vediamo il mondo che fa da contorno al musical e soprattutto cosa dobbiamo sapere della favolosa webserie di cui possiamo già vedere il pilot di 31 minuti ed un simpatico spin-off (anche quello con un musical dedicato composto da Parry Gripp).

La serie inoltre è stata presa, da pochi giorni, dalla casa produttrice americana A24 guadagnandosi un posto sugli schermi televisivi.

Hazbin Hotel: Come creare un inferno sul web

Vivienne Medrano (conosciuta anche come l’omonimo canale Youtube Vivziepop) è creatrice, animatrice e sceneggiatrice di Hazbin Hotel, ha iniziato la sua carriera con una webcomic, Zoophobia, che ebbe un discreto seguito e che fu protagonista di uno dei primi video del canale dell’autrice, ovvero The Son of 666.

Come avrete capito, già dai primi video risalenti al 2013 c’era già una vicinanza a temi infernali e sull’occulto ma visti in chiave umoristica, quasi a ricordare Le tenebrose avventure di Billy e Mandy (anche nello stile) ma anche come un inferno abitato da creature all’apparenza innocue e pucciose. A tal punto che possiamo riconoscere alcune figure che appaiono nel pilot come Angel Dust.

Nel giro di pochi anni, Vivienne è riuscita a raccogliere uno staff piccolo ma di tutto rispetto, più che sufficiente per creare un’ottima webserie su una piattaforma come Youtube. Così, dopo molti speed draw (Vivienne è principalmente un’artista) e test animati si arriva alla fine del 2019 con il pilot di Hazbin Hotel.

Dove trovare l’Hazbin Hotel (con giro turistico, sola andata)

Dimenticatevi pura del classico imbuto dantesco. L’inferno di Hazbin Hotel è una gigantesca metropoli a forma pentacolare, chiamata appunto Pentagram City (ndr, anche se si fa comunque riferimento ai 9 gironi infernali nella serie), simbolo che, ovviamente, ricorda il classico rito di evocazione satanica.

La lore che ci viene già mostrata nei primi secondi del pilot (e comunque reperibile anche tramite la wiki della serie)  mostra un panorama infernale abbastanza “normale” per l’ambiente di cui stiamo parlando.

Una volta all’anno si attua la Nights of cleans che consiste (rimandando alla Notte del giudizio di DeMonaco), in uno sterminio di massa tra gli abitanti della città, atto a diminuire la popolazione di demoni sempre crescente e scandita da un gigantesco orologio che ne conta i giorni rimanenti ogni anno.

Ovviamente, al termine di questo massacri, i demoni più potenti e violenti lottano e “perpetuano” un ciclo di violenze per il dominio della città.

Angel Dust difende la sua amica da Sir Pentous. Uno dei villain della serie.

Essendo ambientata a Pentagram City, è proprio questo dettaglio a far perdere una qualsiasi metafora politica e sociale: trattandosi appunto dell’inferno, massacri di massa dovrebbero essere la normalità.

Non la sofferenza eterna messa in atto da entità demoniache ma, al nostro arrivo nei reami malvagi, siamo noi stessi i demoni “condannati” (ndr, a breve spiegherò queste virgolette) a vivere in una città senza limiti ne regole e che sprofonda nel degrado.

Tutto è permesso a Pentagram City (ndr, da qui in poi è spoiler alert)

Omicidi, droga, pornostar, lotte fra boss e ancora gioco d’azzardo, violenza e linguaggio scurrili: Pentagram City è di sicuro come ci si aspetterebbe (il primo demone che vediamo viene letteralmente investito da un auto).

Il mondo satanico di Hazbin Hotel ci viene presentato come un inferno in visto chiave moderna: le condanne e la sofferenza ci sono ma qui non c’è distinzione tra condannati e carnefici. Un vero e proprio mondo dopo la morte in cui i demoni, ex abitanti della terra che hanno commesso peccati come nella classica visione dell’inferno, possono scorrazzare per la città a compiere crimini e atti della più bassa moralità possibile.

Questo però non ci deve sorprendere:  le anime dei dannati ne godono e difficilmente rinunceranno a una vita di vizi e peccati.  Questo sarà proprio il problema di Charlie e che il villain (per adesso consideriamolo tale) per eccellenza Alastor le ricorda.

C’è una varietà praticamente infinita di demoni.

L’inferno però non è abitato da creature della visione classica, dantesche, lovecraftiane o tipiche di GŌ Nagai, bensì un po un miscuglio di tutte queste, pescando dalle più tradizionali alle più assurde (ndr, passando anche per il Furry) e divise, da come si deduce, in una gerarchia dove nel gradino più basso ci sono gli IMP che troviamo nell’episodio Helluva Boss.

Tutte queste creature vengono rese buffe e quasi giocose da un’animazione e uno stile molto cartoon e moderno che dà al tutto, anche all’ambiente, una buona dose di ironia.

Buffa ironia perché, seppur non sembri, il cartoon segue le orme di opere come Rick and Morty o Bojack Horseman, con il loro animo demenziale e pieno di doppi sensi, sesso e black humour.

Seguendo la scia dell’animazione per adulti quindi, seppur presentando uno stile quasi alla Cartoon Network. Ma il mondo in cui possiamo vedere Charlie e i personaggi di Hazbin Hotel ed Helluva Boss è letteralmente l’inferno, rendendo perciò insignificante ogni lamentela riguardi ai temi sopra citati.

In Helluva Boss, che possiamo definire lo spin off comico della serie, si assiste ad un quasi vero e proprio colloquio di lavoro gestito totalmente dagli Imp. Fin dal capo Blitzo (la “O” è muta) alla segretaria Loona.

Il logo dell’Immediate Murder Professionals (IMP). Speriamo non ci sia il copyright all’inferno.

Insieme a Moxxie e Millie gestiscono un programma di omicidi che, purtroppo, non spopola pur essendo all’inferno. È questo poco successo porterà  Blitzo ad andare a letto con Stolas, un ricco demone in possesso di un libro capace di collegarsi con il mondo dei vivi. Blitzo, infatti lo ruba e così veniamo a sapere che i due mondi sono collegati, pur solo per continuare i delitti.

I have a dream, I want to tell about a wonderful new hotel…

Così inizia la canzone che Charlie, la cui voce è data da Jill Harris e da Elsie Lovelock nelle fasi di canto, dedica all’Hotel per convincere tutti che la redenzione è possibile… inutilmente.

La struttura del cartoon è fatta per essere un musical infatti. Non a caso alla nostra protagonista piace cantare. È lei che ci apre il pilot con un’ottima voce e raccontandoci l’essenziale riguardo al mondo infernale e ciò che prova per i demoni.

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Canta per convincere tutti che l’Happy Hotel farà felici tutti mentre alla fine ci sarà Alastor con una musica in gusto jazz, in linea con il personaggio.

Charlie mostra il suo dettagliato progetto.

Fin dall’introduzione, notiamo quanto Charlie sia completamente differente dagli altri demoni. Charlotte Magne infatti è una principessa dell’inferno e come tale, ci è nata, e non un’anima proveniente dalla terra come tutti gli altri.

In tal modo si può dire che lei ha un punto di vista differente: infatti, vedere i suoi concittadini perire in massa un giorno all’anno non le piace per niente. Ciò la porterà ad avere l’idea dell’ Happy Hotel, dove le anime infernali hanno una seconda possibilità di andare in paradiso.

In Helluva Boss invece i nostri simpatici IMP aprono con una intro il loro simpatico programma intitolato Immediate Murder Professionals (IMP).

Happy o Hazbin?

L‘Happy (Hazbin) Hotel è la via che Charlie e la sua amica e compagna Vaggie propongono per ridurre la popolazione di demoni, in senso buono (letteralmente): dare a tutti un’altra chance e toglierli dal posto di condanna eterna che è l’inferno.

L’idea però non viene accolta nel migliore dei modi nello studio televisivo e dalla società demoniaca che si è formata nella città, se non con grosse risate sia dalla giornalista Katie (che non è altro che lo stereotipo della presentatrice televisiva estremamente esagerato) che dall’intero pubblico. Poco importa che Charlie sia una principessa, forse perfino la figlia di Lucifero in persona.

L’Amica e compagna Veggie.

Man mano, nel pilot vediamo presentati tutti i personaggi.

Vaggie appunto è la compagna “gotic” di Charlie. Notiamo quindi che all’inferno non ci sono solo sentimenti negativi e ciò rappresenta parte del carattere di Charlie anche se, come vedremo, Vaggie è estremamente più cauta e introversa. Ma nonostante sia un anima terrena, deceduta nel 2014, si trova perfettamente in sintonia con Charlie ed è spesso sensibile nei suoi confronti.

Tra i personaggi più amati in Hazbin Hotel, c’è invece Angel Dust che, in vita, fu un pornoattore deceduto per overdose nel 1947. Oltre che essere tra i primi personaggi ad essere creati da Vivienne, Angel Dust ha saputo subito far colpo sui fan sia per il suo carattere che per la sua storia, approfondita nella già citata clip musicale Addict.

Da questo personaggio (il cui spirito si è incarnato in un ragno antropomorfo) possiamo aspettarci dal sarcasmo al black humour (come si vede da alcune battute in risposta a Vaggie) con una manciata di doppi sensi ed allusioni sessuali, che hanno fatto nascere sul web anche alcuni memes.

Il nome, Angel Dust, ovvero polvere d’angelo,  potrebbe suonare molto significativo sentito all’inferno, e lo è ancor di più sapendo che tale nome è lo stesso della droga che causò la morte del pornoattore sul mondo terreno. E significativa doveva essere anche la sua partecipazione al progetto di Charlie, purtroppo andata in fumo: oltre a non poter trattenere i suo vizi e partecipare ad un massacro insieme alla sua amica Cherri, Angel mostra davvero scarsa fiducia nell’hotel.

Tutto cambia quando, nel momento in cui le speranze dei tre erano al minimo, fa il suo ingresso Alastor: potremmo descrivere l’epicità del personaggio già solo partendo dalla voce (doppiato da Edward Bosco e Gabriel C. Brown) da annunciatore radio anni 20.

Alastor offre il suo aiuto all’Hotel nonostante la poca fiducia nel progetto.

Infatti, viene chiamato Uomo radio per un motivo. Non è solo per la voce, però, a caratterizzare il personaggio: Alastor è infatti lo spirito di un serial killer morto nel 1933 che, nonostante provenga dal mondo terreno, è riuscito ad acquisire sempre più potere diventando uno dei demoni maggiori, i più alti nella gerarchia.

Particolarmente apprezzato e soprattutto temuto per i suoi massacri mandati in diretta radio, come veniamo a sapere dal racconto di Veggie. È lui, alla fine, che cambierà il nome da Happy Hotel ad Hazbin, lasciando presagire che non avrà di certo un ruolo marginale nella gestione della struttura.

Il demone sorridente di Hazbin Hotel

Già dalle sue prime apparizioni nell’episodio pilota di Hazbin Hotel, mentre osserva Charlie nel suo programma televisivo, notiamo una caratteristica importante di Alastor, ovvero… Sorride, sempre. Un sorriso che ci appare subito beffardo e approfittatore, inquietante perfino.

Alastor, il cui nome in greco rimanda allo spirito della vendetta e la lotta tra famiglie, rappresenta spesso i peccati commessi dagli uomini. Possiamo aspettarci molti nomi con un significato della serie ma sicuramente questo rappresenta appieno la personalità del misterioso demone.

Alastor sorride sempre. E non va per niente bene.

Anche quando offre il suo aiuti a Charlie, si può sentire odore di secondo fine già dal purgatorio: eppure affascina, per l’aspetto, per la sua voce, per le uscite e gli sguardi non poco creepy e, come già detto, il suo sorriso sempre stampato in faccia a cui si oppone, ovviamente, il suo non poco velato pessimismo nei confronti del progetto dell’ Happy Hotel. Alastor non manca di far notare più volte la sua mancata fiducia nelle intenzione della demonietta.

“The world is a stage.

And a stage is a world of entertainment.

Il demone della radio trova infatti godimento dalla sofferenza e il fallimento altrui tanto, nonostante tutto, da aiutare Charlie procurandole addirittura due nuovi aiutanti, tra cui il maniaco del gioco d’azzardo e alcolizzato Huski. Non il massimo da poter trovare in un Hotel della redenzione insomma.

Dicevamo che tutto ciò, per Alastor, è puro spettacolo. Nient’altro. Vuole solamente vedere la feccia del mondo provare a scalare la collina del perdono e del successo, per poi inciampare ripetutamente e cadere di nuovo nella fossa del fallimento.

Beh, però sa cantare.

Quindi il pilot si chiude con questa doppia visione su ciò che un anima dannata può fare. Un dualismo di idee opposte che, in contemporanea, danno motore ai futuri episodi. Tutto può solo cadere nell’oblio e la disgrazia più totale come per Alastor o c’è sempre una speranza fin nel cuore più malvagio, come dice Charlie?

 

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Edoardo Mingozzi

Aspirante fumettista, di cui frequento tutt'ora dei corsi. Riscoperto furry da poco più di un anno Mi piace l'idea di dare un contributo alla comunità furry in Italia e di far conoscere meglio questa nuova cultura ancora poco diffusa nel nostro paese.

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