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Double Kick Heroes: Recensione del rhythm game, ma metal

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Massacrare non-morti e demoni, ma a ritmo di metal

Double Kick Heroes è un rhythm game misto a sparatutto sviluppato dallo studio francese Headbang Club per la trentaquattresima edizione della competizione Ludum Dare. Edito dal publisher di indie Hound Picked Club, questo gioco divertirà qualunque amante del metal.

  • Sviluppatore: Headbang Club
  • Piattaforme: Steam, Nintendo Switch, Xbox One
  • Versione recensita: Nintendo Switch
  • Prezzo (Steam): €21.99

Tra colpi di batteria ed altri di fucile, si tratta di una piccola perla in grado di regalare al giocatore un’esperienza piuttosto appagante fra citazionismo continuo, musica adrenalinica e battute volutamente di cattivo gusto.

La trama di Double Kick Heroes

Il gioco si apre con un filmato introduttivo che mostra uno scenario post-apocalittico, vengono dunque presentati i protagonisti: 5 musicisti membri di una band metal, i Double Kick Heroes, che all’inizio di un loro concerto scoprono che l’intero pubblico è composto da zombie. Spaventati, i DKH fuggiranno immediatamente sulla loro particolare auto su cui sono stati montati strumenti musicali e armi da fuoco che sparano a ritmo di musica: la Gundillac.

Come è intuibile dalle premesse in stile Doom, la trama di Double Kick Heroes non è importante per il gioco, non si prende sul serio ed è giusto così. Questa continua autoironia rende possibile a questo titolo di esagerare costruendo così una comicità che punta agli eccessi ed alle follie.

I protagonisti a bordo della Gundillack durante un livello

Dalle bizzarre profezie sugli “eroi del metal” alle sequenze in cui la Gundillac  si trasforma in veicoli alternativi, tutto è permesso ed è giustificato dall’assurdo “potere del rock”; basti pensare che alla fine del gioco i nostri eroi si ritroveranno a usare la musica per sconfiggere Satana stesso.

Fra dialoghi ed ambientazioni non mancano gli omaggi a vari elementi della cultura metal e del panorama videoludico e cinematografico, spesso in chiave fortemente parodistica.

I protagonisti stessi, infatti, sono caricature del tipico metallaro stereotipato: volgare, aggressivo a tutti i costi, fissato con alcolici e droghe… eccetera. I cinque membri della band sviluppano un carisma tutto loro conquistando la simpatia del giocatore tramite la loro esagerazione.

Il gameplay

Sequenza di gioco in cui si può notare lo stato di caricamento della granata (in basso a sinistra)

La formula di Double Kick  Heroes è estremamente semplice: si tratta di uno sparatutto su binari in cui si deve sparare ai nemici a tempo di musica; ad ogni nota suonata, esplode un colpo.

I nemici possono arrivare da due diverse angolazioni: quella alta e quella bassa. Avremo a disposizione un comando diverso per sparare in ognuna delle due direzioni, in più ai livelli di difficoltà più alti si aggiungono ulteriori due input di cui tenere conto: quello per caricare e lanciare una granata e un suo equivalente per sparare con un fucile da cecchino.

Altra sequenza di gameplay. Da notare la presenza di due corsie stradali: indicano con quale dei due comandi sparare

Il rhythm game dispone di altre tre modalità oltre a quella della storia, ovvero arcade, hellgate e fury road:

  • Nella modalità arcade si potranno rigiocare i capitoli superati nella storia senza passare per le sequenze narrative;
  • In hellgate si potranno affrontare livelli creati dai fan con l’editor di gioco presente nella versione Steam;
  • In fury road invece si dovrà sopravvivere a più scenari consecutivi possibili, ottenendo dei bonus dopo il superamento di ognuno.

La presenza di queste opzioni alternative garantisce a Double Kick Heroes una buona longevità che altrimenti non ci sarebbe stata, considerando che la storia può essere completata in sole tre o quattro ore.

La modalità hellgate in particolare crea anche una certa varietà proponendo livelli nuovi su base quotidiana con nemici, ambientazione e musica molto diversi da quanto presente nel resto del gioco.

livello fan-made presente nella modalità hellgate

Anche fury road contribuisce a diversificare l’esperienza: ogni giorno la sequenza di livelli da affrontare ed i bonus disponibili cambiano, sono tuttavia uguali per ogni giocatore che si connetta nella stessa data. C’è una componente competitiva in tutto ciò: si è spronati a giocare per il gusto di battere non solo il proprio record ma anche quello degli altri.

Le carte-premio che si ottengono alla fine di ogni stage meritano un’attenzione in più: esse non si limitano semplicemente ad inserire delle alterazioni nel punteggio, nei danni e nelle altre variabili considerate nel gameplay, bensì causano anche modifiche estetiche.

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La schermata di selezione dei premi al termine di un livello di fury road

In certi livelli sarà possibile affrontare delle boss fight, ma queste si sono rivelate decisamente sottotono rispetto al resto del gioco. Infatti, sebbene i boss siano originali e gradevoli sul piano visivo, essi non offrono chissà quale novità nel gameplay: ognuno di questi scontri si svolgerà nelle stesse modalità di quelli con i nemici generici.

Ai livelli di difficoltà più bassi, i combattimenti si concluderanno quasi sempre prima del termine della traccia, comportando la conclusione anticipata del livello e quindi sia la compromissione del punteggio finale sia un senso di insoddisfazione.

Ci sarebbe la possibilità di attivare dalle impostazioni il controllo manuale della Gundillac (facendo in modo di dover schivare personalmente gli attacchi dei boss), ma per fare ciò sarebbe necessario tenere d’occhio la parte superiore dello schermo mentre la traccia da seguire è collocata in basso. Attenzione però: il risultato di questa operazione può essere frustrante e confusionario.

Un boss di un livello custom in modalità hellgate.

Grafica e sonoro

Lo stile di Double Kick Heroes è particolare ed ha molta personalità. Il gioco fa un uso discreto della pixel art ed ha delle buone animazioni; anche l’HUD risulta pulito ed ordinato, dimostrandosi di facile comprensione.

L’estetica di questo titolo però non è affatto impeccabile: sebbene il design dei personaggi sia ottimo, questi contano pochi sprite diversi e ciò comporta una scarsa espressività.

Nell’ambito dei livelli di gioco il discorso resta simile: è chiaro che le idee fossero ottime ed alcuni scenari hanno concept veramente accattivanti (per esempio l’inferno viene rappresentato come un’autostrada, chiaro riferimento alla canzone “Highway to Hell“), tuttavia sia la mappa dell’overworld sia i livelli stessi risultano spogli a causa della scarsa resa grafica.

Una parte della mappa di gioco.

Sul versante audio, le lodi sono doverose: non c’è dubbio alcuno, le OST sono il vero punto di forza di Double Kick Heroes. La lista delle tracce è ampia, ed è tutto fuorché monotona: gli sviluppatori di Headbang Club hanno infatti preso l’ottima decisione di associare ad ogni livello un diverso sottogenere musicale, creando nel loro prodotto un vero e proprio compendio del metal e del Rock.

La presenza di Hellgate è un ulteriore fonte di varietà nella soundtrack poiché in questa modalità è possibile trovare livelli creati dai giocatori stessi, i quali hanno la possibilità di importare la propria musica nell’editor di gioco. Trovare così tracce importate appartenenti a generi diversi fa complessivamente bene al titolo: è innegabile però che la musica metal è quella che si addice di più ai toni che esso mantiene.

Tracklist del gioco.

Problemi tecnici e di localizzazione

Double Kick Heroes è un titolo tecnicamente ben realizzato, leggero e dal framerate stabile, ma sono comunque presenti alcuni difetti, soprattutto legati alla localizzazione.

Il gioco è stato interamente tradotto in diverse lingue fra cui figura anche l’italiano, tuttavia la traduzione risulta grossolana, anche se corretta; inoltre, spesso vengono usate forme espressive che difficilmente si sentono davvero in Italia.

Molte battute e molti dialoghi risultano semplicemente più divertenti e più credibili in inglese piuttosto che nel nostro idioma, ma questa non è l’unica ragione per giocare Double Kick Heroes nella lingua originale: purtroppo, al momento della stesura di questa recensione, nel gioco è presente un bug che impedisce il caricamento di alcuni dialoghi in italiano causando il crash del gioco.

Conclusioni

Double Kick Heroes è sicuramente un gioco ispirato e creato con impegno e passione. Certo, ha i suoi difetti ed il prezzo di vendita (circa 22 euro per la versione Switch) può risultare eccessivo, tuttavia si tratta di un’ esperienza gradevole e divertente, nonché discretamente longeva.

Il suo stile aggressivo e parodistico è ciò che rende questo gioco unico, distinguendolo dagli altri rythm games ancor più che per la sua componente da shoot’em up; per questo Double Kick Heroes è sicuramente un acquisto consigliato per chiunque sia appassionato di rythm games o semplicemente ne voglia provare uno ed apprezzi la musica metal.

Double Kick Heroes

21.99
7.8

Gameplay

7.0/10

Grafica

6.0/10

Audio

10.0/10

Comandi

9.0/10

Storia

7.0/10

Pro

  • Gameplay e comandi intuitivi
  • Colonna sonora eccezionale
  • Character design accattivante
  • Buon umorismo nei dialoghi
  • Livello di sfida né eccessivo é troppo basso

Contro

  • Scarsa rilevanza di alcune meccaniche di gioco
  • Sprites poco definiti
  • Poca varietà nelle espressioni dei personaggi
  • Localizzazione in italiano molto grossolana
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Stefano Spanò

Nerd incallito e nintendaro fino al midollo, sono niente di più che un tizio capace di mettere in fila due parole. Scrivo per urlare al mondo le mie passioni

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