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The Coma 2: Vicious Sisters – Recensione: nervi a fior di pelle

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L’incubo di The Coma continua

The Coma 2: Vicious Sisters è un’avventura survival horror che ci catapulta in una versione corrotta e perversa dell’ambiente urbano della Corea del Sud.

Il Coma, da cui il gioco prende il suo nome, è una dimensione parallela a quella popolata dagli esseri viventi, in cui si materializza il subconscio comune e, talvolta, la psiche di individui particolarmente turbati. In seguito a delle circostanze dettate dal fato, la protagonista di questo capitolo conclusivo per la storia di The Coma sarà costretta ad esplorare questo mondo pieno di insidie.

Dopo un periodo di accesso anticipato su Steam, il gioco approda sulle console.

The Coma 2: Vicious Sisters

  • Sviluppatore: Devespresso Games
  • Editore: Headup
  • Piattaforme: Steam, GOG, PlayStation, Nintendo Switch, Xbox One
  • Versione recensita: Nintendo Switch
  • Prezzo (Steam): €14.99

Questo titolo in molti aspetti eredita ciò che il predecessore rappresenta: la storia è un sequel diretto, ed il gameplay si basa sugli stessi concetti di base. Tuttavia, non dovrete aspettarvi un’esperienza uguale, poiché The Coma 2: Vicious Sisters apporta migliorie a quasi ogni aspetto della formula originale, aggiungendo nuove meccaniche di gameplay, un cast di personaggi più grande, una nuova veste grafica. Dopo la parte introduttiva, sarà difficile non restare col fiato sospeso, sia per la trama avvincente che per la tensione che induce il gameplay.

La notte della Luna Rossa

Gli eventi del gioco hanno luogo tre settimane dopo la fine del primo capitolo, ma nonostante questo, la storia è fruibile anche giocando solo The Coma 2. Questa volta esploreremo il Coma nei panni di Mina Park, amica d’infanzia di Youngho, il protagonista precedente, improvvisamente caduto in un coma inspiegabile. Reduce da un’estenuante giornata scolastica, la nostra eroina finisce all’interno di una dimensione parallela, simile al mondo in cui viviamo ma in un evidente stato di decadenza. Come se non bastasse, questo posto brulica di creature ostili che metteranno i bastoni tra le ruote della protagonista. Tuttavia, la vera sfida inizia quando ben presto dovremo confrontarci con Vicious Sister e i suoi tirapiedi.

Tra le creature che popolano il Coma, le Vicious Sisters sono le più aggressivamente territoriali: se Mina entra nel loro raggio visivo, la sua unica speranza di sopravvivenza è scappare e nascondersi.

Ma non tutto è perduto: in questo mondo cupo potremo trovare dei validi alleati, umani e non, grazie ai quali riusciremo pian piano a dipanare la matassa di domande scaturite dagli eventi di gioco, che poco a poco spostano il focus della trama dalle paure indotte dalla vita scolastica ad uno sguardo più esoterico alla natura del subconscio umano.

Il vostro primo incontro con Dark Song, stavolta darà la caccia a Mina.

Uno dei punti di forza per la storia di The Coma 2: Vicious Sisters è il modo in cui il questo assurdo mondo è caratterizzato: le risposte ai dubbi che la trama non colma tramite i propri personaggi sono sparse per le diverse aree principali che il giocatore deve esplorare tramite dei post-it, che a loro volta hanno una loro spiegazione all’interno della lore.

Ogni componente di questo mondo ne fa parte per adempiere ad uno scopo specifico, senza, al contempo, sembrare una forzatura. In questo modo l’esplorazione da cima a fondo dei livelli di gioco trova l’equilibrio tra la necessità di mandare avanti la storia e quella di rispondere alle domande riguardanti il mondo che ci circonda.

The Coma 2: nervi a fior di pelle

Il gameplay di The Coma 2: Vicious Sisters verte sull’esplorazione dei livelli: l’obbiettivo è riuscire a sopravvivere fino alla fine di ogni area di gioco, in cerca di una via d’uscita da ciò che sembra essere un incubo senza fine. Nonostante da questo punto di vista l’approccio del gioco sia abbastanza prevedibile (facendovi rimbalzare tra le varie location in ogni mappa perché ogni volta manca qualche oggetto chiave per continuare), il titolo rende questa formula più interessante di quanto lo facesse il suo predecessore, utilizzando le Vicious Sisters.

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Il fatto che la Vicious Sister sia vicina non vuol dire che inizierà immediatamente ad inseguirvi, questa è una scelta intenzionale. Anche solo sentire i suoi passi riuscirà a farvi rabbrividire, perché se doveste finire per farvi inseguire, venire catturati equivale a morte certa, quindi non avete scelta se non nascondervi (ndr, tra l’altro le urla improvvise mi hanno turbato svariate volte).

Se avete giocato al capitolo precedente, troverete troverete che quest’ultima meccanica è stata aggiornata: sono presenti più tipi di nascondigli, ed a seconda della loro efficacia, dovrete eseguire un quick-time event per non essere scoperti.

Se non completate le subquest, vi verrà inflitto danno critico alla fine di ogni area, e lo sprite di Mina cambierà per riflettere il suo stato.

Per quanto riguarda le altre insidie presenti all’interno del Coma, il gioco usa un sistema a punti vita. Oltre a tenere l’orecchio teso per capire in anticipo se sarà necessario nascondervi, dovrete aguzzare la vista per scovare le inquietanti creature che popolano le strade e gli edifici di questa Seoul corrotta, che altrimenti infliggeranno danni o malus a Mina. Ma questo non vuol dire che fareste meglio a trascorrere il minor tempo possibile esplorando, poichè il gioco vi sfida a trovare una serie di oggetti chiave da trovare prima di raggiungere l’uscita. Se non doveste riuscire a portare a termine queste piccole side-quest, vi verrà permanentemente dedotto un punto vita.

Thrall, Dokkaebi e altre bizzarre creature

Un’importante miglioria introdotta in The Coma 2: Vicious Sisters è sicuramente la veste grafica: lo stile manhwa, un utilizzo intelligente della luce e le animazioni fluide donano all’opera una presentazione di tutto rispetto.

Oltre all’istituto Sehwa esploreremo aree dalle connotazioni diverse, con una chiara attenzione al dettaglio negli ambienti disegnati a mano, che man mano che la storia procede evidenziano sempre di più come il dominio di forze malvage abbia devastato questo mondo che sembra esser stato gettato in un inferno lovecraftiano.

Ogni creatura ha una sua funzione all’interno del Coma, la maggior parte di quelle che incontrerete nelle strade e nei corridoi sono ostili. Talvolta troverete esseri soprannaturali disposti ad aiutarvi come i Notemen che spargono nei posti più disparati la lore del gioco usando dei post-it, o le ombre di persone con una psiche particolare. Su ognuno dei personaggi di The Coma 2: Vicious Sisters sono presenti i segni della loro permanenza all’interno di questa dimensione, inclusa la protagonista.

Il comparto audio del gioco è ben gestito, nonostante i rumori ambientali e la musica possano risultare ripetitivi alla lunga, il gioco fa di tutto per tenere il giocatore sulle spine. I passi della protagonista, delle creature, e delle Vicious Sisters da cui scapperete per tutto il gioco hanno un rumore ben distinto che inoltre si addice alle varie tipologie di pavimenti. Certo, sarete probabilmente presi da un senso di terrore quando sentirete di essere vicini alla morte, ma almeno accorgersene è relativamente semplice.

Quando vedrete questa schermata, vi sarà venuto un colpo al cuore

La fine dell’incubo

The Coma 2: Vicious Sisters termina in bellezza la storia lasciata in sospeso da The Coma, espandendola grazie a un numero maggiore di personaggi e soprattutto approfondendo i misteri che pervadono la misteriosa dimensione in cui ha luogo. L’ultima fatica di Devespresso Games mostra i suoi frutti con un’ottima presentazione, gameplay più profondo, un approccio interessante all’esplorazione del gioco ed una storia accattivante.

Gli amanti incalliti dei survival horror possono talvolta non essere sorpresi da alcuni trucchi comuni usati per indurre ansia nel giocatore o spaventarlo, ma anche affidandosene il gioco ha molto da offrire, e per gli amanti dell’horror e dell’estetica lovecraftiana c’è molto da apprezzare.

The Coma 2: Vicious Sisters

14.99
8.7

Gameplay

8.2/10

Grafica

9.2/10

Audio

8.6/10

Comandi

8.1/10

Storia

9.5/10

Pro

  • Migliora di molto il gameplay del primo capitolo
  • Trama accattivante
  • Personaggi e ambientazioni disegnati a mano
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Giuseppe La Malfa

Videogiocatore seriale ed aspirante game maker. Tra i suoi generi preferiti: picchiaduro e giochi di ruolo

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