Il mercato mobile è appetibile quanto quello su console?
Chi avrebbe mai pensato qualche anno fa che si sarebbe potuto giocare Call Of Duty sul proprio smartphone? Secondo me, nessuno, eppure COD, come centinaia di altri giochi che prima erano accessibili solamente su console, hanno fatto il loro debutto sul mercato degli smartphone, ricavandone un discreto successo.
Se si vanno a guardare un pochetto di statistiche, si potrà notare che nel 2018 il 51% dei ricavi dell’intera industria del videogioco proviene dalle piattaforme mobili;
In continua crescita, nel 2019 il dato è salito dell’ 1%, che nonostante sembri una piccolissima cifra, non è affatto male!
Impossibile quindi sottovalutare il fenomeno dato che per le software house non rappresenta una semplice nicchia, bensì il primo motore di traino dell’intero mercato. D’altronde questo esito sarebbe stato ampiamente prevedibile se si fosse prestata attenzione a come si sono evoluti smartphone e tablet nel corso degli anni.
Infatti, se si paragona la potenza di calcolo dei processori presenti negli smartphone, si potrà notare che in questi 10 anni, abbiamo raggiunto livelli fino a qualche anno fa impensabili, riuscendo quasi a raggiungere le prestazioni di un laptop di fascia entry-level.
Naturalmente un telefono di fascia medio-bassa da circa 250€ non possiede le caratteristiche “esagerate” che soltanto un top di gamma riuscirebbe ad offrire, ma nonostante tutto al giorno d’oggi l’esperienza mobile è capace di essere alla portata di tutti.
Insomma, il gaming mobile ha accompagnato silenziosamente l’evoluzione delle piattaforme portatili e per anni ha rappresentato il modo per trarre il massimo dalle prestazioni hardware degli smartphone.
Anche grazie allo sviluppo di nuove librerie grafiche, come nel caso di Metal e Vulkan, che è stato possibile innalzare ulteriormente il livello qualitativo, portando per la prima volta effetti e rese grafiche molto più simili a quelle delle console da gioco, molto più simili a quelle della scorsa generazione. Uno Shadowgun Legends o un Fortnite mobile, per esempio, risulterebbero perfettamente giocabili su Xbox 360 o PS3 come avviene negli smartphone.
Ovviamente, come accade nelle console, raggiungere quel fatidico 1080p 60fps nei giochi, è necessaria una buona ottimizzazione, cosa che in giochi come Call Of Duty mobile è stata fatta. E’ normale che non ci potessimo aspettare la grafica di un COD Infinite Warfare, non ci sarebbero state le risorse per farlo.
Nubia Red Magic 3S, uno dei 4 dispositivi nati grazie all’evoluzione mobile gaming.
Ok i giochi, ma l’hardware??
Ci troviamo quindi in un periodo fatto di giochi mobile sempre più complessi, sia nel gameplay che nella realizzazione tecnica e grafica, ma ancora oggi il grande pubblico sembra aver difficoltà nell’accettare quello che le grandi software house hanno già capito: il futuro del gaming passerà per forza dai dispositivi mobili.
Molti produttori di smartphone hanno scelto di cavalcare sin da subito quello che sarà il principale trend dell’industria videoludica nei prossimi anni, ed ecco quindi arrivare prodotti come Xiaomi Black Shark, Nubia Red Magic, RogPhone, RazerPhone assieme ad una vasta gamma di accessori, ad esempio i controller , seppur ancora poco supportati su larga scala.
Un qualsiasi smartphone top di gamma è in grado di fornire un hardware di livello così alto da scoraggiare qualsiasi produttore dal proporre una nuova console portatile. Attenzione, questo non significa che non ci sia un mercato per le console portatili, visto che le stesse statistiche di utilizzo di Switch mostrano come questa sia un vero e proprio chiodo fisso, nonostante Nintendo insista anche sull’aspetto casalingo della sua piattaforma.
Fino ad ora ho citato solo grandi titoli per console e PC, ma anche il mercato mobile fa la sua sporca figura.
Se sino ad ora si è parlato principalmente di titoli legati a famose case di produzione o publisher già attivi da decenni nel mondo del gaming (che sia console o pc), bisogna anche ricordare che le piattaforme Android e iOS hanno dato origine a fenomeni commerciali che sono diventati dei successi enormi su scala mondiale.
Tutto è cominciato con Angry Birds, il primo gioco mobile ad aver raccolto record su record, sia in termini di copie scaricate che di ricavi, ma anche Jetpack Joyride, altra pietra miliare del gioco mobile, ha reso noto il mercato videoludico mobile.
Mentre oggi sono principalmente titoli come quelli di SuperCell, nota casa finlandese, conosciuta per giochi di un certo rilievo, come Clash of Clans, Boom Beach, Clash Royale e Brawl Stars, ad attrarre milioni e milioni di giocatori ogni giorno.
Il segreto del loro successo è dovuto alla possibilità di effettuare partite mordi e fuggi, ideali per chi è in attesa dal medico o in banca, abbinate ad un’elevatissima longevità dei titoli.
Tiriamo le conclusioni
Il gaming mobile è un fenomeno che esiste realmente e che rappresenta ormai una colonna portante dell’industria videoludica, sostenuto anche grazie ad una vastissima gamma di produzioni di vario livello, in grado di proporre esperienze di gioco di alta qualità ad un discreto livello qualitativo. Certo, le porte aperte a qualunque sviluppatore indie, alla quale le idee non mancano, fanno si che titoli ben prodotti ed originali non manchino neanche su smartphone, anche se la maggior parte di essi, come effetto collaterale, risultano grezzi, come ne esistono anche su console e soprattutto su PC dopotutto, sta al giocatore individuare quali fanno al caso e quali invece è meglio evitare.